Onice il guardiano della Forgia della anime

Le abitazioni del sottosuolo incontrate dal quartetto erano state costruite con feritoie al posto delle finestre.

Anche se vi fossero state, la fosforescenza naturale della foresta di funghi non era tale da illuminare l’interno delle abitazioni.

Ma forse vi era una seconda motivazione, ovvero la difesa. Il sottosuolo pullula di creature pericolose, alcune delle quali sembrano non finire mai, mi riferisco alle formiche giganti. L’incontro con le voraci creature non è stato una passeggiata e per quanto forti siano ora gli avventurieri, la miglior difesa si è rivelata la fuga in questa abitazioni.
Passato il pericolo, gli eroi fanno l’incontro più interessante di tutta l’esplorazione…

L’amuleto della via al collo di Helin sembrava impazzito e al tocco era divenuto caldo. In quella grotta doveva esserci qualcosa che lo attirava.

Esplora” è stato il suo input telepatico mandato all’elfa eladrin. Nella grotta ricoperto da un manto di funghi è stato trovato in effetti qualcosa, anzi qualcuno.

Una enorme creatura dalle fattezze umanoidi, lunga 18 metri ed adagiata sulla schiena. Un enorme creatura leggendaria.. un colosso primordiale in fin di vita.

Il Colosso dopo aver ricevuto un pò di energia vitale dagli avventurieri racconta di essere in quella grotta da due unità di tempo (circa due anni) e di essere stato sconfitto da Loki, mentre proteggeva la Forgia delle Anime, nel quarto cielo di Celestia.

Celestia è un semipiano fluttuante nel mare astrale, dimora dell’immortale Kagyar e di Agundji, Il Serpente Arcobaleno, Signore di tutti i Draghi, Patrono e Protettore di Draghi e Rettili.

La Forgia della anime è il luogo in cui l’immortale plasma la sua essenza divina per creare armature leggendarie che ispirino gli eroi del piano materiale e non solo e dove ha forgiato la nuova razza dei nani (di cui Khaless fa parte).

Loki vi si è recato per rubare il Martello di Kagyar, un potente artefatto in grado di uccidere le divinità. Il colosso narra che il culto del grande nulla è frutto della mente di Loki, ma in questo momento ciò che più sta a cuore al guardiano è riuscire ad avvisare l’immortale suo patrono. Affida agli eroi il suo cuore (una palla di pietra verde grande quanto una boccia) perché sia consegnato all’immortale assieme ai suoi ricordi.

Fatto questo il colosso diventa pietra inerte e gli eroi vengono teletrasportati al di fuori delle viscere della terra.