Prigionieri dei Githyanki

Raggiunta Arcadia, con l’aiuto di una guida locale, i guerrieri dell’alba trovano la nave del consorzio planare “Beffa Crudele” comandata dallo gnomo Savi. Il nome sfugge agli avventurieri che puntano a raggiungere Celestia il prima possibile.

Dopo mezzogiorno il capitano Savi da l’ordine di salpare, infatti il vortice planare che collega Arcadia con il mare astrale è monodirezionale e cambia direzione ogni 12 ore. Da mezzanotte alle 12 si può entrare, dalle 12 alle 24 si può uscire verso il mare astrale.

Passato il vortice e lasciata Arcadia alle proprie spalle, Helin dedica il proprio tempo a potenziare le armi dei compagni, ignara che per un pò di tempo non l’avrebbe più potuto fare.

Dopo circa un giorno di viaggio senza problemi, la Beffa Crudele avvista dei relitti. Non vedendo navi pirata all’orizzonte decide di avvicinarsi per controllare se vi fossero superstiti (o merci da recuperare).

Dal nulla appare una nave pirata Githyanki che sperona la Beffa Crudele spezzandola in due. Odar e Aramil con l’equipaggio finiscono a combattere a poppa, mentre Khaless, Helin e Melodia rimangono isolati sul ponte di prua che inizia a roteare all’impazzata. Tre pirati armati di spade argentate li raggiungono per finirli.

Lo scontro è impegnativo ma volge positivamente verso i tre compagni.
La prua roteando pericolosamente abbandona il mare astrale ed entra in un semipiano notturno in prossimità dei relitti al cui centro fluttua un’isola rocciosa, probabilmente il luogo da cui era arrivata la nave Githyanki. I tre amici abbandonano il ponte della nave appena in tempo. La prua a grande velocità si schianta contro il molo di un villaggio presente sulle coste dell’isola.
Con la forza del pensiero i tre compagni levitano e ritornano sui loro passi per andare in aiuto ai compagni lasciati indietro, ma finiscono per venire catturati dai pirati giunti al loro inseguimento.

Spogliati di armi e tesori vengono sbattuti in cella con chi resta dell’equipaggio, non si hanno però notizie ne di Odar, ne di Aramil, ne del capitano Savi.

Helin prova a fuggire con i suoi poteri da maga, ma viene catturata e torturata per due giorni di fila. Non narrerò le pene inflitte alla giovane Eladrin, ma ciò che restituiscono ai compagni in cella, è solo l’ombra di quella che era la maga. Melodia nel frattempo assieme ad un’altra prigioniera viene portata in un bordello, imprigionata con un collare soffocante ed iniziata al mestiere più vecchio del mondo.

Apprende così che Helin non è stata risparmiata, ma semplicemente la sua esecuzione è stata rimandata. Con Helin in fin di vita, Melodia schiavizzata, Khaless imprigionato, Odar e Aramil dispersi, lo specchio di Nillio Sasys in mano ai pirati e il Medaglione della Via volatilizzato sembra che le gesta dei Guerrieri dell’Alba siano giunte alla conclusione.