Tutto andrà bene

Sconfitti gli esseri vegetali, dal folto del bosco emerse una cadaverica creatura dagli occhi fiammeggianti.
Era vestita come un cavaliere, impugnava nella mano destra una lunga spada mentre la mano sinistra stringeva la testa di un lupo. Sinistramente questa guaiva come fosse ancora attaccata al corpo.
Il cavaliere non morto annusò l’aria attorno a sé e poi pronunciò queste parole “sento odore di Morphail“. Alcuni guardarono Noghai, solo Paul guardò Ireena. Il cavaliere alzò la spada sopra alla testa e piegò leggermente le gambe pronto a fronteggiare la minaccia, quando Veridian parlò “Oh nobile cavaliere, anche noi sentiamo odore di Morphail. Siamo braccati da lui e siamo diretti a Vallaki per sfuggirgli. Siamo dalle stessa parte, vuoi forse combattere contro dei potenziali alleati?
Il cavaliere rimase in silenzio alcuni lunghi ed interminabili secondi, Grog aveva ogni muscolo del corpo teso, Helena era pronta ad invocare Tubak per allontanare la creatura, poi in lontananza si udì l’ululato di un lupo.
Il cavaliere si voltò verso il bosco “ci rivedremo nemici di Morphail“. Grog osò dire “dicci almeno chi sei?“. Il non morto rispose “sono un cavaliere del drago d’argento…” e sparì nel bosco.
Senza perdere tempo, gli avventurieri assieme a Ireena e Ismark ripartirono subito verso Vallaki. Le ombre della sera si facevano ad ogni passo più minacciose e gli ululati dei lupi non invitavano a sostare. Passarono davanti al lago Zarovich, su cui videro alcune barche di pescatori intente a raccogliere le ultime reti.
Infine videro la cittadina di Vallaki. Era protetta da una palizzata molto alta. Vicino al pesante portone d’ingresso vi erano delle picche con teste di lupo infilzate. Pesante gabbie di ferro erano disposte nei pressi dell’ingresso. Contenevano della carne fresca.

Grog si rivolse ai soldati presenti sopra alla palizzata, ma invano. La milizia cittadina non si fidava di quei viaggiatori giunti di notte, potevano essere servi di Morphail. La coda di Veridian provocava abbastanza ribrezzo tra le guardie e certamente aveva influito nel loro rifiuto. Fortunatamente Ireena Kolayana si presentò e chiese formalmente di parlare con il barone Vargas, borgomastro della cittadina. le guardie dissero di attendere, che avrebbero inviato un messo.
Nel frattempo arrivarono i lupi. Dapprima guardinghi, poi sempre più minacciosi.
Veridian sparò un paio di frecce con l’arco provocando i lupi. I lupi quando furono in numero sufficiente attaccarono. Nonostante qualche quadrello di balestra piovesse dall’alto, erano troppi.
Dopo aver respinto una prima ondata, il portone di Vallaki si aprì.
Entrarono tutti senza troppi indugi. Il barone Vargas Vallakovich del casato Igorov aveva accetto di accoglierli a Vallaki. “Il casato Igorov è lo stesso di Morphail” fece notare Paul.