OGL delle mie brame: un riassunto della vicenda

Amici avventurieri, questo è un articolo sull’OGL della Wizards dal tono serio, serissimo… ok dai sto scherzando.
In questi giorni mentre impazzava la bufera OGL me ne sono stato buono ed in disparte. L’ho fatto poiché questo, pur essendo un tema di cui comprendo l’importanza, è un argomento in cui non ho competenza. Ho voluto evitare di mettere il piede in fallo e trattare argomenti per addetti ai lavori o esprimere opinioni senza un adeguato background di competenze.
Ma allora come mai questo articolo? Ho pensato di preparare un articolo riassuntivo per babbani, per dare una panoramica di ciò che è accaduto. Se in questi giorni avete seguito tutta la discussione sui siti di riferimento senza perdervi nemmeno un messaggio, non troverete qui novità. Se invece avete sentito qualcosa, ma senza approfondire, questo articolo riassume la vicenda. Buona lettura.

Cos’è l’OGL?

OGL sta per Open Gaming License (o Open Game License) ed è una licenza open content progettata per i giochi di ruolo, valida in tutto il mondo. È stata pubblicata dalla Wizards of the Coast nel 2000 per la pubblicazione del System Reference Document (SRD), una versione condensata del regolamento di Dungeons & Dragons Terza Edizione.

L’OGL identifica i contenuti Open Gaming Content (OGC) ovvero le meccaniche, dai contenuti non-OGC, definiti “closed content” coperti da copyright. Ad esempio il tiro di un d20 + bonus destrezza è una meccanica, citare in un prodotto Red Wizard of Thay è protetto da copyright.

La licenza autorizza l’utilizzazione libera, gratuita, perpetua e senza contropartita del materiale identificato come Open Game Content a fronte del rispetto dei termini di licenza. I prodotti che utilizzano materiale sotto OGL devono essere a loro volta rilasciati sotto OGL, cosicché ogni pubblicazione possa essere essa stessa una fonte del materiale OGC.
Vi sono molte più cosa da sapere sulla OGL, ma penso che quanto scritto sia sufficiente per i contenuti di questo articolo.

(Queste informazioni sono state copiate da Wikipedia)

I Rumors di novembre sul cambiamento dell’OGL?

OGL

In novembre sui siti statunitensi si erano diffusi dei rumors sulla soppressione o cambiamento della licenza OGL con l’uscita della nuova edizione One D&D. I rumors parlavano di un noto creatore di homebrew (un certo YouTube content creator Indestructoboy) che affermava di avere una fonte che affermava che l’OGL stava seguendo la “strada dell’estinzione” con la prossima edizione di D&D. Ma che tale cambiamento non era confermato (segui link).

Per molti, me compreso, si stava discutendo e facendo baccano sul nulla! Tuttavia la community era in fermento e nonostante le rassicurazioni date dalla WOTC stessa che la OGL e i contenuti di terze parti non erano in pericolo, il malumore si stava diffondendo a macchia d’olio.

Non vi sto a fare il riassunto titanico di tutte le supposizioni e paure scatenate, vi basti pensare che grazie alla OGL nel corso degli anni sono stati prodotti moltissimi giochi, più o meno famosi. Ad esempio, lo stesso recente Dragondale da me recensito è nato sfruttando questa licenza.

I chiarimenti di dicembre su Beyond

Forse per mettere fine al caos, Wizards tramite il sito D&D Beyond, rilascia un comunicato che vi linko qui.

In questo comunicato Wizards ammette che sta per uscire un aggiornamento della OGL. Questa nuova licenza avrà lo scopo di coprire quelle aree non coperte dall’esistente OGL, per evitare che altri grandi aziende sfruttino la proprietà intellettuale di WOTC per sviluppare i loro giochi. Ad esempio si potrà ancora usare l’OGL per creare Giochi da Tavolo di ruolo (sia in formato stampato che pdf), ma non in altre forme (salvo accordi con WOTC o prodotti che ricadono nella Fan Content Policy).

Afferma Wizards che, dato che molti VTT ed altri aziende hanno già accordi commerciali con loro, per il fan non cambierà nulla.

Tuttavia aggiunge un prezziario. Se il prodotto rispettoso della OGL produrrà incassi superiori ai 50mila dollari, il suo produttore dovrà comunicarlo a WOTC. In aggiunta se gli incassi supereranno i 750mila dollari, saranno presenti delle royalty.

Un pazzo inizio di gennaio

Naturalmente la parte riguardante le royalty non è piaciuta alle aziende produttrici dei maggiori incassi. Ma se ci fermassimo ai chiarimenti rilasciati da Wizards non avremmo molto altro da dire.
Sembra sia circolata una bozza della nuova OGL 1.1 di circa 9000 parole (10 volte tanto la lunghezza della precedente)
Purtroppo non ho il link della bozza, ma posso riportarvi solo notizie prese da vari siti che la discutevano (senza sapere se si stava discutendo su dicerie o cose vere…).

Anche in questo caso mi sono astenuto da commentare poiché sembrava tutta una discussione sui rumors e non ho mai visto concretamente la bozza. Ciò può significare solo una cosa: Non conto nulla 😀 Meglio così, da grandi poteri derivano grandi responsabilità, meglio vivere sereni qui in mezzo alla nebbia 😛
Ecco in sintesi alcuni punti su cui la community e vari creator affermati si stavano scatenando:

Contenuti sensibili

Nella bozza della nuova OGL si affrontano argomenti come le nuove tecnologie (blockchain e NFT) e la Wizards prende una posizione forte contro i contenuti intolleranti, affermando che la società può interrompere l’accordo con i creatori di terze parti se pubblicano materiale che è “sfacciatamente razzista, sessista, omofobo, transfobico, bigotto o altro discriminatorio”.

Ciò ha senso ma mi viene da chiedermi se consentiranno ancora a qualcuno di usare il termine “razza” o se lo riterranno inappropriato dato le ultime affermazioni su beyond. Chissà se sarà possibile usare la nuova licenza per creare ambientazioni dispotiche o storiche o chissà cos’altro che riportano valori e stili di vita differenti da quelli odierni.

La vecchia OGL terminerà di esistere

Uno dei cambiamenti trovati nella bozza, che ha sconvolto la rete, ha riguardato la soppressione della precedente OGL. Affermava la bozza che con l’uscita della OGL 1.1, la precedente OGL 1.0 “non sarà più un contratto di licenza autorizzato“. Ciò significa che terminando l’OGL precedente, molti editori con licenza dovranno rivedere completamente i loro prodotti e la loro distribuzione per conformarsi alle nuove regole. Ad esempio Paizo, Kobold Press e Green Ronin, dovranno aggiornare il loro modello di business in modo incredibilmente rapido.

Secondo la bozza (documento procurato da io9), i nuovi accordi affermano che “la Open Game License è sempre stata intesa a consentire alla comunità di aiutare a far crescere D&D ed espanderlo in modo creativo. Non intendeva sovvenzionare i principali concorrenti… di realizzare app, video o qualsiasi altra cosa di D&D che non fosse materiale stampato (o stampabile) da utilizzare durante il gioco“.

ogl meme con "Luke I'm your Father"
Vader: Luke, unisciti a me, passa al lato oscuro
Luke: Non verrò mai con te:
Vader: Possiedo una OGL non retroattiva.
Cambia scena e si vede Luke sereno in ascensore con Vader.

Ciò può avere una sua logica commerciale, anche se questi concorrenti di fatto invece che creare un loro sistema hanno contribuito alla diffusione di meccaniche esistenti non appartenenti a loro per ben 20 anni. Di fatto gli han fatto pubblicità. Forse sarebbe appropriato tenerne conto.

Le royalty quante saranno secondo la bozza?

Le royalty andranno ad interessare solo i guadagni superiori ai 750mila dollari e saranno del 25%. Significa che se con una campagna su kickstarter si viene finanziati con 800mila dollari per un prodotto che sfrutta l’OGL, sui 50mila che hanno superato la soglia si pagherà le royalty del 25%.

La registrazione dei prodotti

Sempre secondo la bozza, a ogni creatore commerciale verrà chiesto di segnalare i propri prodotti, nuovi e vecchi, a Wizards of the Coast.

Inoltre la nuova licenza aggiornata “consente solo la creazione di giochi di ruolo e supplementi su supporti stampati e statici formati di file elettronici. Non consente nient’altro, inclusi ma non limitati a cose come video, tavoli virtuali o campagne VTT, giochi per computer, romanzi, app, graphic novel, musica, canzoni, balli e pantomime. Puoi impegnarti in queste attività solo nella misura consentita dalla Politica sui contenuti dei fan di Wizards of the Coast o concordata separatamente tra te e noi“.

I contenuti dei fan includono fan art, video, podcast, blog, siti Web, contenuti in streaming, tatuaggi, altari della divinità del tuo chierico, ecc.

In questo modo possono avere tutto sotto controllo e chiedere le royalty che gli spettano.

La data di entrata in vigore

La bozza dell’OGL 1.1 trapelata recita: “se desideri pubblicare contenuti basati su SRD a partire dal 13 gennaio 2023 e commercializzarli, la tua unica opzione è accettare l’OGL: commerciale.” La fonte di io9 ha indicato che la versione finale del documento era originariamente prevista per il rilascio il 4 gennaio, il che avrebbe dato alle aziende e ai creatori sette giorni lavorativi per concordare e conformarsi. Davvero poco tempo per qualcosa di retroattivo che sarebbe andato a incidere sui prodotti in produzione, già pubblicati ed attualmente in vendita.

Le reazioni dei principali concorrenti

Paizo Inc., editore del gioco di ruolo Pathfinder , uno dei maggiori concorrenti di D&D , ha rifiutato di commentare le modifiche per questo articolo, affermando che l’aggiornamento delle regole era una situazione complicata e continua.

Chris Pramas, fondatore e presidente di Green Ronin Publishing, ha affermato che nonostante il fatto che uno dei loro prodotti, Mutants and Masterminds , sia stato pubblicato sotto l’OGL originale nel 2002 ed è ancora disponibile oggi, non avevano visto l’OGL aggiornato, e non credono che ci sia “alcun vantaggio nel passare a quello nuovo come descritto”.

Molte delle info riportate in questi paragrafi sono state prese da questo articolo in inglese che vi invito a consultare.
Ho letto molti altri articoli e seguito molte discussioni, ma non vale la pena riportarle poiché il bello viene ora nel prossimo capitolo.

La contromossa di Paizo: Open RPG

Che fossero o meno delle voci incontrollate, che esistesse o meno un bozza, una grande azienda come Paizo il 12 gennaio è uscita con il seguente articolo “Paizo Announces System-Neutral Open RPG License” che vi invito a cercare sul loro blog.

Open RPG, la contromossa per contrastare la nuova OGL

Riporto alcuni passi del comunicato di Paizo (Pathfinder) tradotto con Google Traslate ed un po’ aggiustato da me, per farvi capire la portata di questa mossa:

Nelle ultime settimane, mentre le voci sulla nuova versione della Open Game License di Wizards of the Coast hanno iniziato a circolare tra gli editori e sui social media, i giocatori di tutto il mondo si sono chiesti cosa intendesse fare Paizo alla luce delle preoccupazioni riguardanti la licenza di Wizards of the Coast. si vocifera di un piano per rimuovere l’autorizzazione dell’OGL 1.0(a) esistente. Abbiamo atteso ulteriori informazioni, sperando che Wizards si rendesse conto che, per più di 20 anni, l’OGL è stata una licenza reciprocamente vantaggiosa che non dovrebbe e non può essere revocata. […]

Il comunicato di Paizo ci fa capire che stavano prendendo i rumors in modo molto serio. Non erano quindi chiacchiere tra fan tossici o persone male informate, ma stava capitando qualcosa. E l’attenzione di Paizo si concentra sul punto della revocabilità della precedente OGL.
Prosegue il comunicato:

Riteniamo che qualsiasi interpretazione secondo cui l’OGL 1.0 o 1.0(a) fosse intesa come revocabile o in grado di essere revocata sia errata e con buone ragioni.
Eravamo là.
La proprietaria di Paizo Lisa Stevens e il presidente di Paizo Jim Butler erano i leader del team di Dungeons & Dragons alla Wizards all’epoca. Brian Lewis, co-fondatore di Azora Law, lo studio legale di proprietà intellettuale utilizzato da Paizo, è stato l’avvocato di Wizards che ha ideato il quadro legale per l’OGL stesso. Paizo ha anche lavorato a stretto contatto sulle questioni relative all’OGL con Ryan Dancey, il visionario che ha ideato l’OGL in primo luogo.
Paizo non crede che l’OGL 1.0a possa essere “rimosso dall’autorizzazione”, mai. Sebbene siamo pronti a discutere questo punto in un tribunale, se necessario, non vogliamo doverlo fare e sappiamo che molti dei nostri colleghi editori non sono nella posizione di farlo.

Le parole qui sopra riportate non lasciano ombra di dubbio, secondo Paizo se la nuova OGL revocherà la licenza della versione precedente, commetterà un illecito e sono pronti a discuterne in tribunale.
Una presa di posizione non da poco, ma la cosa non finisce qui.
Piuttosto che attendere una risposta di Wizards, Paizo lancia una nuova proposta, ecco il passaggio:

Crediamo, come abbiamo sempre fatto, che il gioco aperto renda i giochi migliori, aumenti la redditività per tutti i soggetti coinvolti e arricchisca la comunità di giocatori che partecipano a questo fantastico hobby. E quindi invitiamo i giocatori di tutto il mondo a unirsi a noi mentre iniziamo il prossimo grande capitolo del gioco aperto con il rilascio di una nuova licenza aperta, perpetua e irrevocabile Open RPG Creative License (ORC).

A questo punto sembra che Paizo abbia già deciso che a prescindere dall’esito di ciò che accadrà con l’OGL, i suoi prodotti prenderanno una strada differente. Paizo rilascerà una contro-OGL che chiama Open RPG Creative ma non lo farà da sola:

La nuova Open RPG Creative License sarà costruita indipendentemente dal sistema per gli editori di giochi indipendenti sotto la guida legale di Azora Law, uno studio legale di proprietà intellettuale che rappresenta Paizo e molti altri editori di giochi. Paizo pagherà per questo lavoro legale. Invitiamo gli editori di giochi di tutto il mondo a unirsi a noi per sostenere questa licenza indipendente dal sistema che consente a tutti i giochi di fornire i propri documenti di riferimento unici sulle regole aperte che aprono i propri sistemi di gioco individuali al mondo. […] Oltre a Paizo, Kobold Press, Chaosium, Green Ronin, Legendary Games, Rogue Genius Games e un elenco crescente di editori hanno già accettato di partecipare alla Open RPG Creative License, e nei prossimi giorni speriamo e prevediamo di aggiungere sostanzialmente a questo gruppo.

Ciò significa che i maggiori concorrenti di Wizards che avrebbero dovuto pagare royalty lasceranno l’OGL a favore di qualcos’altro di libero.
Una vera e propria rivoluzione.
Conclude Paizo:

Naturalmente, Paizo ha in programma di continuare a pubblicare Pathfinder e Starfinder, anche se ci allontaniamo dalla Open Gaming License. Dato che i prodotti per mesi sono ancora in stampa, vedrai il familiare OGL 1.0(a) sul retro dei nostri prodotti ancora per un po’.

Questo comunicato è rimbalzato su tutti i forum, siti e chat del mondo ottenendo soprattutto consensi, salvo qualche voce critica.
Se le voci di questa nuova OGL erano davvero false, chi le aveva messe in giro aveva creato un danno mostruoso all’immagine di Wizards. D’altro canto se i contenuti della bozza della licenza fossero stati veri, Wizards invece che monetizzare il proprio prodotto, era riuscita a far coalizzare e fuggire tutti coloro che avevano contribuito alla diffusione del suo sistema di gioco.
In aggiunta lo spirito Free della rete ha accolto positivamente la Open RPG Creative contro le esigenze di monetizzazione della Wizards, mettendo in cattiva luce quest’ultima! Un disastro!

La replica riparatoria di Wizards su Beyond

Un fallimento epico

Il 13 gennaio su Beyond esce questo articolo. Con mia grande sorpresa Wizards ammette di aver sbagliato e di aver commesso un fallimento critico. Ne consegue che le voce erano vere. Ma andiamo con ordine.
Ecco qui la mia traduzione di alcuni passaggi:

Quando inizialmente abbiamo pensato di rivedere l’OGL, era con tre obiettivi principali in mente. Innanzitutto, volevamo la possibilità di impedire che l’uso dei contenuti di D&D fosse incluso in prodotti odiosi e discriminatori. In secondo luogo, volevamo rivolgerci a coloro che tentano di utilizzare D&D in web3, giochi blockchain e NFT chiarendo che il contenuto OGL è limitato ai contenuti di gioco di ruolo da tavolo come campagne, moduli e supplementi. E in terzo luogo, volevamo assicurarci che l’OGL fosse destinato ai creatori di contenuti, agli homebrewer, agli aspiranti designer, ai nostri giocatori e alla comunità, non alle grandi aziende da utilizzare per i propri scopi commerciali e promozionali.

Se provo a mettermi nei loro panni penso che siano obiettivi condivisibili.
Il primo obiettivo indica che è un loro diritto decidere per quali contenuti si può usare il loro gioco, il secondo riguarda la copertura di media non coperti dalla prima versione e il terzo parla di concorrenza. Questione delicata questo terzo punto.
Tuttavia si intuisce che la bozza esisteva e non erano voci di fan tossici. Qui di seguito si conferma che non è stata una fuga di notizie ma era stata fornita ad alcuni creatori di contenuti:

[…] Quella bozza di lingua è stata fornita ai creatori di contenuti e agli editori in modo che il loro feedback potesse essere preso in considerazione prima che qualcosa fosse finalizzato. Oltre al linguaggio che ci consente di affrontare la condotta discriminatoria e odiosa e di chiarire quali tipi di prodotti copre l’OGL, le nostre bozze includevano un linguaggio di royalty progettato per essere applicato alle grandi aziende che tentano di utilizzare i contenuti OGL. Non è mai stata nostra intenzione avere un impatto sulla stragrande maggioranza della comunità. Tuttavia, è chiaro dalla reazione che abbiamo ottenuto un 1 naturale.

Giunti a questo punto penso che la considerazione sia corretta, è stata un epic fail!!! Si è riusciti a passare in poco tempo dai creatori e proprietari del gioco di ruolo più popolare al mondo ai ricchi speculatori. Il problema è stato proprio nel non riuscire a spiegare in tempo reale le proprie ragioni lasciando che fosse la rete a discutere senza controllo un aspetto che andava gestito giorno dopo giorno.

Ad esempio perché rilasciare delle bozze ad alcune persone e non pubblicarle apertamente? Perché si discute di Razza e specie “apertamente” ma non di OGL? Perché si coinvolge la community nello sviluppo e beta test di One D&D e non nella comprensione dell’OGL?

Continua il comunicato con un punto importante:

Il prossimo OGL conterrà le disposizioni che ci consentiranno di proteggere e coltivare l’ambiente inclusivo che stiamo cercando di costruire e specificherà che copre solo i contenuti per i TTRPG. Ciò significa che altre espressioni, come campagne educative e di beneficenza, live streaming, cosplay, usi VTT, ecc., rimarranno inalterate da qualsiasi aggiornamento OGL. Anche i contenuti già rilasciati sotto 1.0a rimarranno inalterati.

Bene, ciò che è stato fatto e prodotto con l’OGL 1.0a sono salvi. Quindi la nuova OGL non sarà retroattiva, anche se non è chiaro se si potrà ancora usare sui prodotti futuri. Da quel che capisco, ciò che è stato prodotto sarà intoccabile, ma i nuovi prodotti?
Una cosa curiosa di tutta questa vicenda è che Wizards insiste sull’argomento dei contenuti discriminatori, ma la rete sembra essersi concentrata su tutt’altro argomento. Forse speravano di diventare paladini contro l’intolleranza ed invece sono scivolati sul portafoglio.

Infatti sulle royalty aggiungono:

Ciò che esso (il prossimo OGL credo intendano) non conterrà è alcuna struttura di royalty. Inoltre, non includerà la disposizione sulla restituzione della licenza che alcune persone temevano fosse un mezzo per rubare il loro lavoro. Quel pensiero non ci è mai passato per la testa. Sotto qualsiasi nuovo OGL, sarai proprietario del contenuto che crei. […] Le tue idee e la tua immaginazione sono ciò che rende speciale questo gioco e questo ti appartiene.

Da quel che capisco non vi saranno più le royalty, anche se questa decisione è arrivata tardi e credo che oramai Paizo e alleati dopo essersi esposti proseguiranno per la loro strada sviluppando l’ Open RPG Creative.

Quando sarà rilasciata la nuova OGL?

Continua la nota:

Innanzitutto, non saremo in grado di rilasciare il nuovo OGL oggi, perché dobbiamo assicurarci di farlo bene, ma sta arrivando.

Dopo la batosta penso che andranno con i piedi di piombo. Anzi dovranno studiarla bene considerato che inevitabilmente avranno la concorrenza della Open RPG Creative. Questa volta non possono sbagliare, ma anzi devono fare meglio.

Vi risparmio le note finali in cui sembra che sia stato tutto un loro piano per ottenere dei feedback sulla bozza prima di rilasciarla. C’è quel detto “Xe pèso el tacòn del buso” ovvero il rimedio è peggio del danno. Si forse quest’ultima parte del comunicato era meglio lasciarla stare 😀

Considerazioni finali

Mi ha fatto riflettere un’opinione espressa da un amico sui social. Ve la riporto senza citare il suo nome (spero di non far casini, non voglio tirarlo dentro) poiché penso sia un’affermazione di buon senso:

WotC/Hasbro non è una malvagia megacorp e Paizo o third party corrispondente non sono Robyn Hood. I successi commerciali nati attorno alla OGL hanno portato beneficio sia alle terze parti che a D&D approfittando di un rapporto simbiotico che ha portato alla popolarità un unico modo di giocare.

La prima parte ci permette di rimanere con i piedi per terra, da un lato abbiamo WOTC che è un’azienda e deve guadagnare, dall’altra parte ci sono molte altre aziende che a loro volta vogliono guadagnare senza pagare commissioni.
L’OGL come l’abbiamo conosciuta, ha portato benefici ad ambedue le parti finora.

Ma mi ha fatto riflettere la sua considerazione finale “un unico modo di giocare“.
Sfruttare l’OGL ha permesso a molti di entrare in autostrada con il telepass e piazzare il loro prodotto trovando la strada spianata.
Tuttavia ciò forse ha limitato un po’ la creatività.
Non sarebbe il caso dopo 20 anni di OGL di guardare verso nuove opzioni?

Pur amando D&D (è pur sempre il gioco della mia prima volta) vi sono moltissimi giochi che vale la pena provare e penso che questa crisi permetterà al mercato di differenziarsi maggiormente. Ciò farà bene anche alla stessa Wizards, poiché dovrà mettersi in discussione e produrre prodotti di maggiore qualità.

Ben venga quindi la nuova ORC di Paizo, ma ben venga anche la nuova OGL di Wizards. No non sto dando un colpo alla botte ed una al cerchio. Sto solo dicendo che le crisi spesso sono indice di un malore trascurato ma non generano solo cose negative.
Voi cosa ne pensate?

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