Dragondale, gioca di ruolo con i tuoi figli: recensione

Amici avventurieri, se pensate che la vostra famiglia non sia da crostatine poiché a colazione mangiate due fettine di pollo abissale, se nello zaino scolastico assieme all’astuccio infilate una bacchetta magica poiché non c’è posto per la scopa volante, lanciate i dadi con vantaggio poiché oggi vi propongo Dragondale, un progetto tutto italiano di Genitori di Ruolo per “giocare” alla 5° edizione con i vostri figli.

A volte guardo le pile dei manuali stipati nella mia libreria e girandomi verso i miei figli penso “tutto questo un giorno sarà vostro“, ma a quale età conviene coinvolgerli? Esiste un modo per trascinare i bambini in modo graduale in quest’avventura, facendo loro cogliere l’essenza del gioco, senza appesantire l’esperienza?

Un tentativo di risposta ce lo offre Dragondale. Il progetto è stato sviluppato dal 2020 rispettando i termini della Open Game License v1.0a della Wizards of the Coast (più info sul manuale) e prodotto grazie a vari sostenitori su kickstarter.
Purtroppo non ho partecipato alla raccolta fondi che permetteva di ricevere anche lo schermo del DM ed una mappa (a me piacciono le mappe) e molti altri gadget esclusivi.

La recensione di Dragondale che troverete in questo articolo è divisa in 3 parti:

Dragondale, uno sguardo ai contenuti

Il manuale di “Dragondale, Lacrime di stelle” è un manuale cartonato in formato A5 di 348 pagine a colori.
Funge assieme da manuale del giocatore, manuale dei mostri, guida del dungeon master e avventura per personaggi dal 1° al 6° livello.
Avrete quindi tutto ciò che vi serve per giocare: le regole del gioco, il sistema di creazione dei personaggi, incantesimi, oggetti magici, l’ambientazione originale delle Tre Valli, la campagna “Lacrime di Stelle“, il bestiario e consigli su come fare il narratore.

In aggiunta io vi consiglio di consultare il sito ufficiale genitoridiruolo.com da cui scaricare risorse aggiuntive come la scheda vuota, le schede dei PG pregenerati, un paio di avventure gratuite e le errata (purtroppo c’è qualche errorino nel manuale, pochi a dire il vero).
La grafica a colori e i disegni sono piaciuti a colpo d’occhio ai miei bambini, tanto che il grande ha preso il manuale di Dragondale dalla libreria e si è messo a leggerlo prima ancora che glielo proponessi.

Il titolo “Dragondale” suona molto bene e penso sia azzeccato da ricordare, mentre il sottotitolo “Lacrime di Stelle” metteva un po’ di tristezza ai miei bimbi, tanto da mitigare l’entusiasmo. Ho spiegato a loro che le lacrime di stelle sono degli oggetti magici e dopo un “ooooooh” e un “aaaahhh” è cambiato l’umore 😉

Dragondale, gioca di ruolo con i tuoi figli

Le regole di Dragondale

Le regole mi hanno sorpreso poiché pensavo di trovarmi di fronte ad una versione estremamente semplificata della 5° edizione.
Invece Dragondale possiede delle regole che in alcuni casi sono più semplici, mentre in altri sono simili, tanto che andrebbero bene per giocare anche con alcuni adulti che leggono poco i manuali 😀
Ho lasciato che il mio bimbo di 10 anni, completamente digiuno di D&D e GdR, lo leggesse e prendesse appunti, ma dopo una giornata sono andato in suo aiuto, poiché l’ho visto in crisi. Ma di questo vi parlerò più sotto, non spaventatevi ora.

Siete curiosi di capire alcune cose sulle regole? Vi faccio alcuni semplici esempi.

Alcune regole semplificate

  • Le distanze in combattimento
    Le distanze non si misurano più in metri ma con concetti come “Mischia, Vicino, Lontano, Fuori portata”. Ciò è geniale poiché elimina un’inutile complicazione matematica per i bambini. Ad esempio se siete Vicino ad un Lupo usando un movimento potete avvicinarvi passando da Vicino a Mischia oppure allontanarvi passando da Vicino a Lontano.
  • Tiri di abilità
    Non c’è più un bonus di competenza da aggiungere al tiro del d20. Si tira sempre sulle caratteristiche (Forza, Destrezza, ecc), ma se il PG conosce l’abilità, tira con vantaggio. Di conseguenza le CD sono state livellate verso il basso. Niente male anche questa semplificazione.
  • Morte
    Non esiste la morte per i personaggi, un PG che scende a 0 PF sviene, se tutti svengono, trovano comunque il modo per battere in ritirata. Questo è un sistema per rendere meno traumatica la sconfitta.

Ve ne sono molte altre come l’ADO o il Riposo Breve. Se provenite dalla 5° edizione potreste le prime volte fare un po’ di confusione e mescolare qualche regola (nulla di impossibile da memorizzare dopo la prima partita) 😛

Alcune meccaniche rimaste uguali

  • Vantaggio e Svantaggio
  • Il TxC e i TS
    Si basano sempre sul lancio del d20 a cui si somma il modificatore e la bravura (competenza).
  • Azioni al proprio turno
    Movimento, Azione e Azione Parziale (ovvero l’azione bonus).
    Mi ha stupito trovare ancora l’azione bonus in questa versione semplificata, ma non temete, nulla di complesso.
  • Prepararsi
    Non esiste più l’azione di reazione, ma l’azione di prepararsi è rimasta.

Sono molte altre le meccaniche rimaste uguali, qui ne ho citate solo alcune.

Una nuova meccanica interessante: i punti squadra

L’ultima regola su cui mi soffermo, sono i punti squadra.
Assomigliano ai punti ispirazione, ma sono molto di più. Lo si scoprirà in seguito nella sezione “Personaggi: Ruolo” e mi sembrano davvero azzeccati, non solo per dei bambini.
Lo scopo è chiaramente quello di favorire la collaborazione tra i giocatori, in modo che assieme possano superare le difficoltà.
Approvato!!!

Capitolo Personaggi

Questo è un capitolo molto lungo poiché include i riferimenti a tutte le razze (chiamate Origini), classi, background (chiamati Passati) e Ruoli.

Dragondale, le classi

Le origini

In modo molto simile a quanto proposto con il manuale di Tasha, le razze non possiedono più i modificatori fissi alle caratteristiche, ma vi permettono di aggiungere dei bonus liberamente. In aggiunta ogni Origine conosce un’abilità a sua scelta. Le singole specie possiedono dei tratti caratteristici (un paio per razza) che ricordano un po’ quelle della 5° edizione, mentre sono scomparse le lingue.

Sono rimasto un po’ preso in contropiede sulla scelta/creazione delle abilità. Non c’è più una lista di abilità tra cui scegliere, anche se ve ne sono alcune suggerite. Si offre l’opportunità di crearne una nuova. Ad esempio volete che il vostro PG sia abile nel trattenere il respiro? potete farlo, ad esempio potremmo dargli il nome “apnea”. Volete essere campioni in matematica? Idem.

Le Classi

Vi sono tutte le classi della 5° edizione, dal barbaro al warlock, ad esclusione dell’artefice. Ogni classe presenta i PG con una progressione di livello dal 1° al 6°, con un paio di sottoclassi.
Ogni classe può creare/scegliere un’abilità aggiuntiva, possiede “bravura” in alcuni TS, in alcune armi ed armature e numerose altri privilegi di classe (non troppe, è pur sempre una semplificazione).

Non ho letto i singoli poteri di ogni classe (mi sono limitato ai primi livelli), ma in generale ritengo che il lavoro di semplificazione fatto sia ottimo poiché durante la lettura ciò che leggevo mi ricordava la 5° edizione.
Naturalmente le classi più complesse sono quelle in grado di usare gli incantesimi e richiedono un po’ più d’impegno da parte del bambino.

Non esistono i talenti, ma al 4° livello si può migliorare le proprie caratteristiche con il sistema standard oppure si può aggiungere un’abilità.
Il guerriero potrà farlo anche al 6° livello.

Passato e Personalità

Sono solo 2 paginette, ma ritengo siano utili per far esprimere ai bambini che tipo di eroe vogliono essere. Sono rimasto stupito nello scoprire che il mio nanerottolo desiderava che il suo elfo ranger fosse vegetariano con un passato da contadino.

Il passato oltre a definire l’eroe dal punto di vista del Role Play, vi permette di creare/aggiungere una nuova abilità: la terza quindi per un PG di 1° livello.

La personalità offre degli spunti di Role Play, utili a guadagnare Punti Squadra durante le partite. Infine il denaro si ottiene tirando 3d10.

Ruoli

I ruoli mi piacciono moltissimo, si aggiungono alle scelte precedenti e ciascuno vi offre 2 modi per spendere i punti squadra, uno in combattimento ed uno fuori dal combattimento.
Ad esempio il Sapiente è in grado di conoscere il punto debole di un nemico, il Capitano può far svolgere un’azione in battaglia ad un alleato, lo Storico può far recuperare uno slot incantesimo.
Il Guaritore risolleva “un alleato caduto” durante un combattimento ma non è chiaro se si intende “svenuto” o “a terra”. Nel caso fosse “svenuto” non è specificato da nessuna parte con quanti PV si rialza. Purtroppo qualche volta ho trovato termini imprecisi che richiedono una interpretazione delle regole a braccio, ma nulla di grave.
Questi sono solo alcuni esempi di ruolo, li trovate tutti a pagina 96 e 97.

Oggetti

Armi, armature, oggetti utili, ve ne sono abbastanza per far spendere “scaglie” ai vostri piccoli avventurieri.

Non vi sono più le categorie delle armi semplici e marziali, ma si usano le diciture “leggere“, “medie“, “pesanti“, “a distanza“.
Naturalmente dovrete consigliarli. Non c’è un elenco esaustivo, nello stesso manuale è indicato che potete aggiungere altre armi, facendo un’operazione di “reskin”. Ad esempio manca un bastone o uno stocco, ma con la tecnica del “reskin” si possono aggiungere.

Anche le armature sono state riviste e semplificate, anche se troviamo ben 3 tipi di scudo, wow.

La lista degli oggetti utili l’ho trovata soddisfacente e varia. Forse avrei dedicato più spazio alla loro descrizione. L’Attrezzatura da Campo non è in ordine alfabetico, ops!

Con un po’ di rammarico la lista degli oggetti magici non esiste, mi spiego: viene fornito un metodo per creare oggetti ed armi magiche, ma il classico listone di tesori magici non esiste.
Forse si poteva fare di più, fornendo una lista di artefatti magici leggendari in modo molto simile alla lista dei Boss che troviamo a fine bestiario. Da sempre la lista degli oggetti unici attrae, crea aspettativa, induce gli avventurieri ad esplorare luoghi impervi.

Magia

Un altro bel lavoro di semplificazione è stato fatto nel paragrafo della magia, sicuramente uno dei più delicati.
Per chi arriva dalla 5° edizione non troverà difficoltà di sorta, la caratteristica degli incantatori è la stessa, così come il calcolo della CD o dei tiri di attacco.
Una curiosità sul mago, esattamente come un chierico, può cambiare gli incantesimi conosciuti scegliendoli dalla lista di classe dopo ogni riposo lungo. Se volessimo esser puntigliosi, è come se il mago avesse il libro degli incantesimi con tutte le magie già scritte su esso.

Incantesimi

La descrizione degli incantesimi è breve. Non li ho letti tutti, ma mi sembrano chiari da capire, almeno per un adulto.
Sono scomparse le Componenti, non esiste più la Concentrazione, mentre la durata degli incantesimi può essere definita istantanea, fino a fine scena o fino a riposo lungo.

Il concetto di scena è astratto e forse richiede un po’ di flessibilità. Ad esempio l’incantesimo Allarme dura fino a fine scena, in combattimento è praticamente inutile, forse nelle fasi esplorative potrebbe essere utile per proteggersi le spalle, ma quindi quanto dura? Se la scena è un riposo notturno, durerà per tutto il riposo? direi di sì, la scena in quel caso è un “interludio” come suggerito dal manuale nella sezione Narratore. Tuttavia la fantasia di un bambino segue schemi differenti da quella degli adulti…

Fare il narratore

Da pagina 133 a pagina 161 c’è la sessione dedicata alla figura del narratore.
Sono pagine ricche di brevi consigli che possono tornare utili a degli adulti che non hanno mai fatto il narratore, ma soprattutto ai ragazzi che volessero cimentarsi dietro lo schermo.
Il mio pensiero va a mio figlio maggiore, son sicuro che prima o poi coinvolgerà i cugini 😀

C’è un po’ di tutto, dalla sessione zero, alla gestione di un incontro, alla pianificazione di un’avventura all’interno di un’ambientazione delineando luoghi, personaggi, antagonisti.

Consigli al narratore

Tuttavia mi voglio soffermare al paragrafo “Gestire il gruppo” di pagina 160.
C’è un passaggio che fa capire bene cosa sia Dragondale:

Dragondale è pensato per giocare in famiglia o nei progetti educativi, in cui solitamente sono gli adulti a ricoprire il ruolo di Narratore. L’adulto deve essere consapevole di star giocando con bambini e ragazzi che possono essere principianti o esperti.

Segue qualche altro consiglio su come riconoscere i tipi di ragazzini che sono al tavolo e come gestirli.
Ma lo sapete che avrei voluto vi fosse qualche pagina aggiuntiva sull’argomento?

Laboratorio

Questo è un altro interessante capitolo che si lega al precedente “fare il narratore” e fornisce una serie di strumenti per costruire delle avventure casalinghe.

Creare avventure, mostri, PNG, gestire le trappole, costruire gli incontri.
Se in “Fare il narratore” vi erano consigli, nel “Laboratorio” trovate tabelle, numeri ed ulteriori consigli 🙂
A prescindere dall’esperienza che avete come Dungeon Master, ritengo sia un capitolo che vi fornisce degli strumenti utili a rimanere entro i confini delle meccaniche del gioco, senza esagerare.

Strumenti per il narratore

Ho un po’ di perplessità sulla gestione dei tesori. Le tabelle delle ricompense sono assolutamente di manica larga e non commisurate ne al livello ne alle spese che gli eroi possono affrontare. Ad esempio non ci sono indicazioni su quanti tesori dare dopo un piccolo incontro.
Tuttavia un papà veterano o giocatore non avrà problemi a gestire le ricompense, mentre un narratore inesperto avrebbe bisogno di qualche riga di consigli aggiuntiva.

Ambientazione

L’ambientazione delle Tre Valli inclusa nel manuale è ispirata al territorio della provincia del Verbano-Cusio-Ossola divenuta VallagoCusiusOxilia.
Il territorio è vasto abbastanza per giocare sia la campagna Lacrime di Stelle inclusa, sia per spaziare nei territori non descritti nell’avventura.

Da appassionato, penso che i suoi creatori si siano divertiti un sacco ad attribuire nomi di fantasia e ad attingere dalla cultura locale per creare la loro ambientazione fantasy. Mi immagino gli abitanti delle Terre di Oxilia come mezz’orchi o gli gnomi delle isole gemelle.
Avendo cugini di lontano grado che abitano in quelle terre, semmai vi tornerò in vacanza, penso che vorrò scoprire quanto vi sia di vero o inventato, magari esiste davvero la leggenda del drago Varyon 😀

Se avete bisogno della mappa generale delle Tre Valli in versione stampabile, vi consiglio di scaricarvi dal sito web ufficiale il Quickstart (è il PDF riassuntivo del manuale). Al suo interno trovate la mappa da stampare e un’avventura prequel aggiuntiva.

L’avventura Lacrime di Stelle

Quest’avventura di fatto è una campagna completa che porterà il vostro gruppo di avventurieri dal 1° al 6° livello.
E’ tutta ambientata nella Valle del Cusius, nei suoi villaggi e tra i suoi segreti. La leggenda infatti narra che il terribile drago Varyon fu sconfitto da un prode cavaliere, Ser Giogio (si chiama proprio così), grazie all’influenza di un potente artefatto magico, una Lacrima di stelle. La lacrima si è spezzata e si ritiene che i suoi pezzi siano dispersi nella valle, mentre il drago o ciò che ne rimane, riposa in fondo al lago.
Gli avventurieri sono chiamati a corte dal conte Gustavo Cerro con il compito di recuperare tutti i pezzi delle lacrime, prima che si verifichi il catastrofico sogno premonitore di sua figlia Angelica.

Lacrime di Stelle

Questo in sintesi è l’aggancio per l’avventura. Le lacrime di stelle sono 8, ad ognuna corrisponde un’avventura con una cittadina da esplorare, luoghi e persone da conoscere ed in 6 casi su 8, un dungeon da esplorare.
Questi luoghi e persone possono tornare utili anche per future missioni o avventure slegate dalla campagna principale.
Non spaventatevi, non c’è molto da leggere, se avete già esperienza come DM troverete tutto molto essenziale, ma sufficiente per creare la vostra narrazione ed adattarla ai bambini che avete difronte.

Si sale di livello ogni 2 lacrime recuperate (o missioni effettuate o PX accumulati, fate un po’ voi). Durante il 5° ed il 6° livello affronterete gli ultimi due capitoli della campagna un po’ più impegnativi.
A seconda di quanta resistenza hanno i vostri bimbi, vi servirà almeno una sessione introduttiva, una per ogni lacrima ed una o più per gli ultimi due capitoli.
Nel mio caso, ho giocato 4 volte (con sessioni da un’ora e mezza) per introdurre il gioco, arrivare a Carnia, recuperare la prima lacrima e andare verso Nonio.
Tenendo conto che gioco con dei bambini, di cui uno di 7 anni, penso che terrò questo ritmo.

Nel manuale di Dragondale a pagina 211 c’è la mappa della Valle del Cusius e del lago Clisius, che con il kickstarter veniva data in omaggio come inserto a parte. Purtroppo sul sito web ufficiale non è disponibile una versione stampabile ma cercando su Google Immagini ne ho trovata una copia di media qualità.

Bestiario

Il bestiario è composto da 74 mostri e 6 boss unici. I disegni sono adatti a dei bambini e allo stile delle avventure proposte.

Dragondale, bestiario: 80 mostri

Le schede dei mostri sono abbastanza semplici da capire e presentano uno speciale box definito “punto debole” molto interessante da sfruttare. Ad esempio se trovate scritto Testa Instabile, significa che se lo colpite alla testa, il mostro finisce a terra (prono per intenderci).

Dato che le meccaniche del gioco non prevedono dei punti localizzati da colpire, immagino che per colpire il punto debole il giocatore dovrà dichiarare di voler colpire la testa e poi eseguirà un normale TxC (oppure uno con svantaggio… mmm). Purtroppo la dinamica di come colpirlo non è spiegata.
Il punto debole si può scoprire grazie alla spesa di punti squadra (vedi ruoli) o grazie all’azione Studiare. Questa dinamica mi piace assai.

Invece un piccolo suggerimento sugli incantesimi dei mostri: quando nella scheda è indicato un incantesimo, c’è solo il nome della magia ma non il suo livello. Dato che la lista degli incantesimi è organizzata per livello, sarebbe stato comodo trovare indicato pure il livello.

Prima partita a Dragondale: Lacrime di stelle

Amici, dato che tra il leggere e il giocare ci sono di mezzo 2 bambini, vi racconto la mia esperienza con Dragondale, sperando possa esser d’aiuto ad altri genitori che lo vogliono provare con i loro figli.
Finora ci siamo divertiti un sacco, ma qui di seguito vi narrerò anche le criticità che ho riscontrato, per facilitarvi il compito quando lo proverete.

Primo approccio

Il manuale di Dragondale mi è arrivato alla vigilia, il 24 dicembre e gli ho dato subito una veloce letta, senza approfondire. L’ho ripreso in mano il 26 per poi trovarlo in mano al mio figlio più grande di 10 anni. Gliel’ho lasciato leggere per vedere cosa capiva ma dopo un giorno di intensa lettura, l’ho trovato parecchio in crisi.

Mio figlio nonostante sia un divoratore di libri, essendo a digiuno completo di GdR e meccaniche non è riuscito ad arrivare a costruirsi un personaggio, impantanandosi nella sezione regole. Sono in corso in suo aiuto dopo aver scaricato i personaggi pregenerati. Partendo da questi è stato molto più facile per lui capire alcuni meccanismi. In seguito ho scaricato una scheda bianca e assieme a lui ho creato il suo Mago Umano Rixilion. Dopo aver fatto ciò, ho stampato una seconda scheda e creato l’Elfo Ranger Dino assieme all’altro mio figlio di 7 anni.

Superato questo primo ostacolo e dopo aver giocato le prime partite, ritengo che il più grande sia autonomo per crearsi un nuovo PG da solo.
Attenzione, questa difficoltà non ritengo sia un difetto di Dragondale. Per quanto sia stata semplificata la 5° edizione, ci troviamo pur sempre davanti a delle meccaniche più complesse di un normale family game. La presenza di un adulto è fondamentale per superare e capire alcuni passaggi.

Dragondale, schede dei personaggi pregenerati

Fase di creazione dei Personaggi

Se avete già esperienza di D&D o GdR simili non avrete difficoltà alcuna a creare i PG ed iniziare la prima partita a Dragondale. Io consiglio vivamente, almeno con i figli più grandi, di costruire assieme un nuovo personaggio.

Costruire assieme la scheda è un modo pratico per spiegar loro le origini, la classe, il ruolo e gli incantesimi. E’ un gioco nel gioco da fare assieme per dare vita al loro primo alter ego.

Spiegare le regole attraverso la costruzione del personaggio può essere stimolante per i ragazzi più grandi. Invece il più piccolo di 7 anni, pur facendo attenzione, si è trovato innanzi a troppe informazioni da assimilare. Con lui è stato più veloce l’apprendimento ludico durante la prima partita.

Un punto in cui il più grande ha fatto un po’ di confusione è stato sul bonus Bravura. Nei TxC è incluso ma non nei danni (è così anche in D&D), nell’attacco magico è incluso ed invece nei TS non è conteggiato e si deve sommare. Infatti nelle schede manca uno spazio dove annotare il totale dei Tiri Salvezza. Questa sui TS secondo me è una piccola svista che potrebbe essere colmata rielaborando il PDF (il mio bimbo più piccolo invece non si è posto il problema, poiché sono cose complesse per lui).

Scelta delle Abilità

La scelta/creazione delle abilità non l’ho trovata di mio gusto, ma potrebbe essere dovuto alla mia impostazione mentale da adulto o giocatore di D&D. Nonostante vi siano della abilità proposte sia nella sezione Origini che in quella della Classe, ho trovato dispersivo la mancanza di una pagina con una lista e spiegazione generale.

I bambini non si fanno di questi problemi, almeno quelli più piccoli e potrebbero stupirvi scegliendo abilità che parlano di loro. Immagino che su questo argomento i Genitori di Ruolo ci abbiano riflettuto e pertanto ho deciso di affidarmi alla loro esperienza. Uno dei miei figli ha scelto come abilità Geografia, perché è bravo a scuola e tutto sommato potrebbe tornargli utile. L’altro, il più piccolo, Cucinare, perché mangiare bene è importante 😀

Due parole sull’equipaggiamento iniziale

L’equipaggiamento iniziale di ogni classe nella maggioranza dei casi è adeguato, anche se troppo essenziale. Ad esempio manca uno zaino, delle razioni e qualcos’altro. Si potrebbe obiettare che si può usare il denaro iniziale per acquistarlo, però il lancio di 3d10 non sempre consente di ottenere scaglie a sufficienza per acquistare il minimo sindacale.
Nel mio caso ho deciso di dare a tutti 10 scaglie + 2d10.

Le armi concesse come equipaggiamento iniziale per alcune classi non sembrano essere sempre adeguate a seconda che basiate il vostro personaggio sulla destrezza o sulla forza. Alcuni esempi:

  • Guerriero sviluppato con la destrezza per divenire arciere e combattere con armi leggere: non riceve nessuna arma leggera ne armatura leggera.
  • Guerriero basato sulla forza che vuole combattere con spada e scudo: non riceve armi medie.
  • Ladro sviluppato con la destrezza per attaccare con l’arco e armi leggere in mischia: non riceve nessuna arma leggera.
  • Ranger sviluppato con la destrezza per divenire arciere ed usare armi leggere: non riceve nessuna arma leggera.

Naturalmente al vostro tavolo potete cambiare l’equipaggiamento e fare ciò che volete, ma avrei preferito fosse scritto anche sul manuale. Al mio bimbo Ranger ho dato un’arma leggera invece che media 😛 Anche questi sono ragionamenti da adulto, ai bambini non interessa avere 10 o 14 in forza, si sono semplicemente fidati.

Si parte all’avventura

Fantastico!!! L’emozione della prima volta con i miei figli, il brivido della scoperta, dell’accesso ad un mondo di avventure a cui vedevano partecipare il papà, ora finalmente appartiene anche a loro.

Certamente essere un papà navigato nel gioco aiuta, ma anche l’avventura Lacrime di Stelle nella sua semplicità è adatta alla loro età.
Permette di dare loro l’orizzonte epico di un’importante missione, ma anche di tenere il tutto sotto controllo con una trama semplice ed adatta ai bambini. Finora ho giocato con loro 4 volte in tre giorni approfittando delle ferie, con delle sessioni da un’ora e mezza o due.

La prima partita è stata poco più che una introduzione, mentre le altre due sessioni ambientate tra Vaemenia e Carnia hanno permesso a loro di sgrezzare maggiormente alcune dinamiche.
Il bimbo di 10 anni, segue, prende appunti ed è ricco di iniziative, quello piccolo di 7 va aiutato e dopo un’ora tende a distrarsi. Tuttavia anche quest’ultimo segue la storia ed interviene proponendo soluzioni pratiche insospettabili.

I bambini vanno seguiti, incoraggiati e non bisogna lesinare suggerimenti sulle possibilità che possono esplorare, lasciando a loro sempre la scelta. Mi pare si stiano divertendo tantissimo.
Come avrete capito sto giocando solo con 2 avventurieri ed adattando gli incontri alle loro forze. Probabilmente se avessi anche un terzo o un quarto bambino tutto sarebbe più complesso, ma ritengo gestibile. Chiamiamo i cuginetti?

Considerazioni finali

Dragondale

Cari Genitori di Ruolo, finora non avevo ancora trovato il coraggio di giocare ad un qualsiasi GdR con i miei figli, ma grazie a Dragondale, il 31 dicembre 2022 ho giocato con loro la prima partita. Io iniziai a 23 anni con la famosa Scatola rossa di D&D (la mia prima volta), i miei bimbi a 7 e 10 anni ma con Dragondale. Ciò significa che se lo ricorderanno tutta la vita e penso sia una bella medaglia che potete appuntarvi.
Il vostro sforzo, il vostro impegno, il vostro progetto, è arrivato fin qui, nella Bassa Padovana, terra di avventurieri e allevamenti di tacchini 😀

Dragondale mi piace molto, si respira aria di 5° edizione nonostante ne sia una versione semplificata. C’è un minimo livello di complessità, ma senza esagerare. Prima o poi il bimbo più grande passerà oltre (ho già visto ragazzi di 10 anni giocare a D&D), ma come prima esperienza va benissimo per giocare con il fratellino, cuginetti e coetanei.

L’ambientazione e la campagna Lacrime di Stelle sono in grado di far vivere ai bimbi un’avventura emozionante alla loro portata.
La presenza di un adulto penso sia indispensabile per capire le meccaniche ed sviluppare un atteggiamento costruttivo e collaborativo tra giocatori.

Nonostante in questa lunga recensione abbia evidenziato qualcosina da affinare, ritengo che siano cose assolutamente trascurabili e gestibili da un bravo Dungeon Papà. Consigliatissimo prima che i vostri figli diventino troppo grandi!!!

Link utili e dove acquistare Dragondale

Vi consiglio di consultare il sito ufficiale genitoridiruolo.com da cui scaricare risorse aggiuntive.
Sempre sul loro sito sono indicati due negozi on line per acquistare Dragondale, mi riferisco a postscriptum-games.it e dragonstore.it.
Purtroppo non ho trovato lo schermo del DM o altri gadget, temo fossero solo per la versione kickstarter.

Se invece volete Amazon, per ora ho trovato solo questo negozio:

Offerta
Dragondale. Lacrime di stelle
  • Maulini, Davide (Autore)

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Ultimo aggiornamento 2024-04-11 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API