Una parola di troppo

Premessa: due giorni fa Khaless e Helin andando dal Comandante Geirmundr incontrano un uomo di mezza età posto alla gogna ed in fin di vita. Chiedendo alla guardia, sembra che il poveretto fosse un ciabattino che doveva consegnare le scarpe per il matrimonio di Donall Gotesund, secondogenito della famiglia nobile dei Gotesund, e che nel farlo le abbia rovinate a causa di un incidente. Le scuse non sono bastate e l’artigiano è stato condannato a tre giorni sulla gogna. Khaless impietosito di nascosto ha alleviato le sue sofferenze imponendogli le mani e finita la condanna è andato a trovarlo per commissionargli un lavoro (fine della premessa).

Khaless e Helin sono stati invitati a colazione da Jarl Aogan Gotesund il quale era molto curioso di conoscere i due nuovi Campioni del Vestland e magari conoscere se i principi della famiglia Gotesund fossero condivisi dai due eroi.

Il paladino e la maga sono andati all’appuntamento e dopo aver ricevuto vari complimenti e di aver ascoltato il discorso introduttivo di Aogan sui principi della famiglia (Onore, Forza, Giustizia) indovinate quale argomento hanno trattato? La discussione è stata più o meno questa:

Eroi: si dice in città che avete posto alla gogna un ciabattino
Jarls: è falso, chi afferma ciò?
Eroi: la guardia
Jarls: è una calunnia, ditemi il nome della guardia che lo facciamo passare per le armi
Eroi: ma magari abbiamo capito male o si è sbagliato
Jarls: un campione quando parla afferma il vero, non potete aver capito male, se avete capito male portate discredito al re, ditemi chi era la guardia
Eroi (vedendosi sempre nei guai): non sappiamo il nome della guardia ma faremo in modo di scoprirlo e le faremo rapporto.

La colazione finisce più o meno così, Khaless e Helin ritornano dalla guardia che conferma la sua versione e dice di aver avuto notizia dal Comandante Geirmundr Marr (un altro Jarls e come riferito dai Moratz, i Geirmundr e i Gotesund si odiano e non si possono soffrire).
Khaless consulta il libro delle condanne e sembra che la condanna sia stata commissionata da Donall Gotesund (il secondogenito gentile e buono dei Gotesund che si deve sposare a breve con Frior Meditor).

Andando a parlare con il comandante Geirmundr le cose si complicano ulteriormente:

Eroi: ha firmato lei il libro?
Jarls: si sono stato io e confermo che la condanna è stata inflitta da Donall Gotesund di cui però non ho la firma
Eroi: ma i Gotesund dicono che non è vero ed è una calunnia
Jarls: Sarà la mia parola contro la loro, è probabile che i Gotesund usino questa storia per dichiararsi offesi e per dimostrare la verità mi sfidino a duello. In questa eventualità io ho bisogno di un campione per il duello, ma è probabile che anche i Gotesund abbiano bisogno di un campione. Se fosse chiesto a lei Khaless quale delle due famiglie sceglierà? Se accetterà e vince darà l’onore alla famiglia che l’ha scelta e sarà odiato dalla famiglia perdente. Ma se accetta e perderà sarà odiato da tutte e due.

Questa è la politica… Khaless va dai Gotesund e, come predetto dal comandante, decidono di sfidare Geirmundr. Aogan chiede a Khaless di essere campione della famiglia Gotesund, ma il paladino rifiuta.
Il guanto di sfida è stato lanciato, Khaless viene scelto dai Geirmundr per difendere il loro onore e il duello si svolge alla sera alla presenza del re e di molti curiosi e nobili.

Khaless affronta il campione dei Gotesund, un certo Thors che finora non ha mai perso una sfida…Ma Khaless ha la pelle più dura e vince!!!

Terminato il duello e decretato il vincitore, Khaless affronta Aogan Gotesund in segno di rispetto, ma il Jarls contrariato nonostante riconosca il valore del nano afferma laconico:

i Gotesund sono una famiglia che risolve i suoi problemi con la forza e la spada, non mandano le persone alla gogna se ricevono un torto“.

A palazzo dei Geirmundr nel frattempo viene organizzata una grande festa a cui sono invitati tutti, compreso i nostri eroi 😉