La prigione baatoriana: prima parte

La fossa di smaltimento rifiuti appariva come uno dei tanti ingressi fognari delle città più evolute dell’impero di Thiatis. Il cancello d’ingresso però era protetto con una potente magia di abiurazione che ha richiesto un rituale di scassinare per entrare.

La prima grande stanza conteneva una vasca di liquami con una paratia e una grossa leva probabilmente utile ad alzare la paratia. Li vicino era posta una botola che scendeva nell’oscurità della fossa. Khaless e Norwin furono i primi a scendere e ad accorgersi che la stanza sottostante la botola era qualcosa di più che un complesso fognario.

Una scritta in caratteri sconosciuta decifrata dagli occhiali magici di Helin citava “prigione“. L’imp Menzogna riconosce la scrittura come baatoriano, una lingua morta che si trova incisa nelle antiche rovine presenti nei 9 inferi di Baator. I Baatoriani erano gli originari abitanti dei 9 inferi a cui hanno dato il nome. I diavoli hanno preso il loro posto quando i baatoriani sono scomparsi nel nulla millenni fa. I costruttori dell’ingresso fognario erano al corrente di queste rovine vista la presenza della botola.

Khaless e Norwin nel frattempo trovano la bestia gorgogliante, un ammasso protoplasmatico di occhi e denti che emerge dai liquami ed affronta i due compagni stordendoli e tempestandoli di morsi acidi. Il coraggio del paladino e dell’elfo hanno permesso ai compagni di scendere dalla botola in tutta tranquillità, di prendere un caffé con brioche, di schiacciare un pisolino e solo alla fine quando il lavoro era quasi compiuto dai due compagni, di abbattere la bestia che si è sciolta in un ammasso melmoso.

Le rovine baatoriane erano simili ad una grande sfera esagonale circondata da otto colonne ognuna ospitante una nicchia con incisa una scritta in baatoriano. Le scritte citavano 8 razze di umanoidi, tra cui duergar, elfo, gith, diavolo, demone, azer, illithid(i famosi mynd flyer), slaad. Le colonne erano senz’altro un meccanismo di apertura della sfera, che poteva essere una prigione baatoriana.

Le domande che assillavano la mente degli avventurieri erano… c’è qualcuno dentro alla sfera? la bestia era stata posta qui di guardia alle rovine? Aprire la sfera ci può aiutare in qualche modo a fuggire?