Armi improvvisate e combattimento (D&D 5e)

Che cos’hanno in comune una fiala di Acido, una fiala di Fuoco dell’Alchimista, un’ampolla di Acqua santa e un’ampolla di Olio?
Fate attenzione poiché la risposta è articolata: si usano con l’azione Usare un Oggetto, ma con essi si effettua un Attacco a distanza con armi improvvisate. Buum!!!

Come vi anticipavo nell’introduzione, mentre scrivevo un articolo dedicato alle fiale, mi sono interrogato più volte sulle armi improvvisate e mi sono reso conto che le loro meccaniche non sono così palesi, per un semplice motivo: si usano poco.
Di conseguenza quando capita di impugnarle, le si utilizza con delle meccaniche di buon senso, ma come ben sappiamo non sempre ciò corrisponde alle regole di D&D 😀

Scherzi a parte, da appassionato e curioso ho provato ad approfondire il loro utilizzo ed ecco la sintesi delle mie scoperte, nel bene e nel male, con luci e ombre.

armi improvvisate

Le armi improvvisate sono descritte a pagina 147 e pagina 148 del Manuale del Giocatore.
Un’arma improvvisata può essere qualsiasi oggetto che si può impugnare ad una o due mani, ad esempio un collo di una bottiglia, una sedia, un manico di scopa e qualsiasi cosa ci venga in mano. Nel testo scritto sul manuale troviamo perfino un goblin morto 😀

Mi soffermo sulla parola oggetto. Questa è una keyword importante. Infatti se voi lanciate una magia che potenzia un’arma, quella magia potrebbe non funzionare. E’ il caso di Arma magica, incantesimo che trovate a pagina 215 del MdG. La magia funziona se toccate “un’arma non magica” e non un oggetto. Se funzionasse anche con gli oggetti da usare come armi improvvisate, dovrebbe poter rendere magico anche il goblin morto che usate per attaccare 😉 Questa è una mia opinione, ma non ho trovato conferma ufficiale cercando in rete.

Nessun personaggio nasce competente nelle armi improvvisate. Ciò potrebbe rappresentare un grosso handicap per un avventuriero, ma dopo tanti anni di gioco, la mancanza non si è mai fatta sentire. Infatti le armi in gioco non mancano e di conseguenza non si sente l’esigenza di ricorrere all’utilizzo delle armi improvvisate, sempre la trama non lo richieda.

Comunque se ritenete di dover acquisire questa competenza lo potete fare con il talento “Lottatore da Taverna” (MdG p.168).

Ma ora le cose si fanno interessanti: il testo fa distinzione tra armi improvvisate che assomigliano ad armi esistenti e che non assomigliano ad armi esistenti. Vediamo i due casi nel dettaglio.

Le armi improvvisate se assomigliano ad un’arma esistente, possono essere considerate quell’arma. Nel manuale si fa l’esempio di una gamba di una sedia che si può usare come randello.

Il testo specifica che sarà il DM a decidere se quell’oggetto assomiglia ad un’arma esistente e trattarlo come quell’arma, applicandogli anche la competenza. Quest’ultima specifica non è da sottovalutare. Ad esempio il collo di una bottiglia potrebbe essere usato come un pugnale. Dal punto di vista del regolamento, il personaggio impugnerebbe in tutto e per tutto quell’arma. Il regolamento si ferma qui.

Il DM a propria discrezione, potrebbe cambiare o togliere qualche proprietà oppure distruggere l’arma dopo qualche utilizzo (o se esce un 1 o 2 naturale, chissà). Ad esempio il collo di una bottiglia se lanciato potrebbe frantumarsi, un bastone spezzarsi, un palo appuntito usato come lancia, smussarsi. Parliamo pur sempre di oggetti che usiamo in modo alternativo alla loro natura. Ciò non è regolamentato e tutto si svolge a completa fantasia del DM.

Le armi improvvisate che non assomigliano a nessuna arma esistente, aprono un paragrafo molto fumoso in cui viene spiegato poco e male.
Di esse ufficialmente sappiamo che:

  • Causano 1d4 di danno (ma il DM può decidere altrimenti)
  • Un’arma a distanza (tipo una balestra), può essere usata in mischia come arma improvvisata
  • Un’arma da mischia senza la proprietà lancio (tipo una mazza), può essere lanciata come arma improvvisata
  • Un’arma da lancio improvvisata ha una gittata di 6/18 metri

Tramite deduzione si possono fare delle speculazioni aggiuntive che vi sottopongo.

Le armi improvvisate (che non assomigliano a nessuna arma esistente) sono semplicemente oggetti impugnati ad una o a due mani usati per effettuare attacchi in mischia o a distanza. Non possiedono proprietà come “leggera, accurata, portata, munizioni, ecc” e di conseguenza sono estremamente basilari.

Dato che questi oggetti non sono armi e nemmeno possiedono proprietà leggera non si possono usare per combattere con due armi.
Dato che non possiedono la proprietà accurata si useranno in mischia solo con la Forza.
Non possiedono neppure la proprietà due mani o pesante o portata e la cosa qui si fa seria, difatti un lungo tronco è poco credibile che non possieda neppure la proprietà pesante o due mani. Dato che la questione non è regolamentata, credo che la parola dovrebbe passare al Dungeon Master.

Per farvi capire la confusione, queste armi improvvisate non possiedono la proprietà “Lancio”, ma possono essere lanciate (questo è uno dei pochi punti noti). Se ciò è valido per la proprietà lancio, analogamente lo si potrebbe fare con altre proprietà. Ad esempio una panca lunga 2 metri usata come arma improvvisata, non possiede la proprietà portata, ma di fatto avrebbe portata. Un tronco usato come arma improvvisata, non possiede la proprietà pesante, ma potrebbe essere considerato pesante. Ciò mi ricorda l’arma semplice Randello Pesante, che con i suoi 5kg è la seconda arma più pesante del gioco dopo la Picca. Il Randello Pesante non possiede la proprietà pesante, davvero curioso. Ma la lista potrebbe proseguire.

Il trafiletto di pagina 148 non dice molto sulle armi improvvisate usate per attacchi a distanza. “Un’arma da lancio improvvisata ha una gittata di 6 metri ed una gittata lunga di 18m“.
Da ciò mi sembra di capire che un’arma improvvisata anche se non possiede la proprietà lancio, può essere lanciata fino a 6 metri senza penalità ed in seguito fino a 18 metri con svantaggio.

Dato che si tratta di un lancio, quale abilità si utilizza, forza o destrezza?
Infatti le armi improvvisate non nascono ne da mischia ne da distanza, sono oggetti. Pure le armi usate in maniera impropria (come una mazza che viene lanciata) non usano più le statistiche dell’arma ma finiscono del contenitore “armi improvvisate”.

Jeremy Crawford il game designer di D&D 5edizione in più di un tweet ha ribadito che si utilizza la destrezza. Infatti se le armi improvvisate non possiedono la proprietà lancio o accurata, da regolamento si usa la destrezza!

Armi Improvvisate e modificatori al tiro per colpire. Forza per Mischia, destrezza per Distanza. Le armi accurate e da Lancio rompono questa regola.

Il buon senso mi direbbe che un oggetto pesante come una sedia, un tavolo, una porta, un tronco dovrebbe usare la forza, mentre un collo di bottiglia, un bicchiere, un borsello di monete d’oro, potrebbe usare anche la destrezza se il DM lo permette. Ma il trafiletto citato da geremia non lascia spazio ai dubbi.

Ho trovato un altro tweet un po’ borderline sul fuoco dell’alchimista. Secondo il Game designer di D&D 5° edizione, il Fuoco dell’alchimista viene trattato come un attacco a distanza con armi improvvisate ed utilizza la destrezza. Eccolo:

il fuoco dell'alchimista come arma improvvisata, usa la destrezza per attaccare

Penso questo chiuda la questione per me, ma non so se per tutti poiché ho seguito infinite discussioni on line sull’argomento:-P

armi improvvisate

Un attacco in mischia si risolve con d20 + bonus forza + bonus competenza.
Se manca la competenza nelle armi improvvisate effettuerete solo un tiro per colpire con d20 + bonus forza.

Un attacco a distanza si risolve con d20 + bonus des + bonus competenza.
Se manca la competenza nelle armi improvvisate effettuerete solo un tiro per colpire con d20 + bonus des.
Essendo un attacco a distanza, se effettuate un attacco entro 1,5m, lo effettuerete con svantaggio.

Ho seguito numerosissime discussioni on line sul tema “si possono usare le armi improvvisate per eseguire degli attacchi furtivi a distanza” e purtroppo non ne sono venuto totalmente a capo.

Ho scelto pertanto di seguire la seguente linea.

  1. Le armi improvvisate che assomigliano a delle armi esistenti si usano come le armi esistenti.
  2. Le armi improvvisate che non assomigliano a delle armi esistenti non hanno proprietà.
  3. In mischia le armi improvvisate (che non assomigliano a delle armi esistenti) si usano con la forza.
  4. A distanza le armi improvvisate (che non assomigliano a delle armi esistenti) si usano con la destrezza.

Un ladro per effettuare un attacco furtivo deve impugnare un’arma Accurata o un’Arma a Distanza.

Se le armi improvvisate assomigliano a delle armi esistenti penso non vi sia nessun problema nel loro utilizzo per effettuare dei furtivi.
Ad esempio se il DM ritiene che un collo di bottiglia possa assomigliare ad un pugnale, dovrebbe permettere il suo utilizzo per effettuare furtivi.

Se invece le armi improvvisate non assomigliano a nessuna arma esistente, escluderei il loro utilizzo per effettuare dei furtivi in mischia, in quanto mancano della proprietà accurata.
A distanza invece lo permetterei. Questa è una mia supposizione, ma dato che “del doman non c’è certezza” lascio ai vostri DM l’ultima parola.

taverna

Sul compendio delle regole di D&D non vi sono domande e risposte ufficiali sulle armi improvvisate. Tutto ciò che segue è stato trovato su Sage Advice. Non ho incluso i Tweet riportati per esteso più sopra.

Risposta breve no: Vedi Tweet.

Risposta breve no: Vedi Tweet.

Risposta breve no: Usare un oggetto in un modo non gli conferisce delle proprietà, poiché le proprietà sono caratteristiche delle armi. Tuttavia il DM potrebbe permetterlo Vedi Tweet.

Chiedi al DM 😀 Vedi Tweet. Io farei così, se il personaggio è abbastanza forte da poterla sollevare, terrei la distanza di 6/18 metri come indicato a pagina 148. Altrimenti 1,5m.

Risposta breve no. Il bonus magico è alla CA non al TxC salvo il testo non indichi diversamente. Vedi Tweet.

Per ora su questo argomento è tutto. Io l’ho trovato abbastanza fumoso e discrezionale. Infatti parlando con altri DM su certi punti siamo arrivati a conclusioni differenti, quindi non posso dirvi che ciò che ho scritto è certo al 100%.
Tuttavia penso possa rappresentare una base da cui partire a riflettere su cui potete farvi una vostra idea e prendere delle decisioni.

Ci sentiamo sui social e su youtube per i commenti. Continuate a seguirmi sulla piccola e tranquilla pagina FB, sul profilo instagram @telodoioildungeo.it e sul nuovo canale Youtube. A presto.