Un lungo giorno di ricerche su Sigil

Al fine di reperire informazioni sul pezzo mancante del martello di Kagyar, Khaless propone ai compagni di cercare il tempio locale della sua divinità. Il locandiere del Tamburino Rosso indica sulla mappa una zona del distretto della Signora dove sono stati eretti più del 50% dei templi della città.

Stranamente fa notare Helin il tempio del forgiatore di anime non si trova presso le fonderie. Jarka il sommo chierico di Kagyar (un umano) accoglie il paladino tuttavia non riuscendo a soddisfare nessuna delle curiosità degli avventurieri. Il viaggio fino al tempio però non è vano, Khaless invocando Kagyar gli chiede di trovare uno dei pezzi del suo martello e la sua preghiera viene esaudita (almeno in parte).

L’amuleto della Via, al collo di Helin, dopo un lungo letargo durato settimane riprende a funzionare ed indica una direzione. Seguendo le indicazioni dell’amuleto la compagnia dell’alba arriva così alla sede della Compagnia mercenaria dell’Ordine Supremo, una grande costruzione nei pressi del Tempio infranto nel Distretto basso. La sede dei mercenari sembra una fortezza inespugnabile e per ora viene abbandonata l’ipotesi di entrarvi dentro.

Il medaglione della Via dopo aver guidato Helin verso il palazzo, per un attimo ritorna silenzioso salvo poi ridestarsi e puntare verso un’altra direzione. Helin percepisce che il medaglione questa volta sta puntando il loro originario obiettivo, Amestris.

Strada dopo strada la sensazione di essere vicini alla metà si fa più grande e con somma sorpresa la direzione indicata è proprio il fosso indicato dalla defunta maga githyanki. Al termine di una scalinata si apre un portale visibile e attivo solo per Melodia che porta con se il medaglione trovato addosso al corpo della maga. Solo Melodia può passare, gli altri non vedono il portale.

Melodia rinuncia e non lo attraversa non sapendo se il portale è a senso unico o a doppio senso e se la chiave di attivazione per andare è uguale a quella per tornare. Troppe incognite. Indietreggiando di qualche decina di metri e trovando una postazione “isolata“, la compagnia dell’alba rimane a sorvegliare il portale per scoprire chi vi entra o esce. L’appostamento da i suoi frutti quando dal portale esce un beholder, essere assai spiacevole da incontrare, soprattutto se assieme ad Amestris.

Indecisi sul da farsi, la compagnia mette ai voti le seguenti possibilità, sorvegliare il portale, cercare il pezzo mancante del martello di Kagyar, recuperare uno dei pezzi dalla sede dell’Ordine supremo o andare al consorzio planare per informarli degli appunti trovati addosso alla defunta maga.
Quest’ultima soluzione, la più innocua, vince sulle rimanenti.

Al consorzio la gigantessa Zadara apprende con soddisfazione le nuove informazioni portate dagli avventurieri e a loro riaffida la missione che sembrava terminata precedentemente: “trovare i responsabili del boicottaggio dei portali“. Nel lungo elenco di portali sabotati due non erano ancora spuntati, forse sorvegliandone uno, qualche alleato della maga avrebbe potuto farsi vivo per completare il lavoro.

La compagnia sceglie di sorvegliare il portale che da Arborea conduce ai Giardini lucenti (distretto della Signora). Dopo averlo trovato, Helin “analizza” il portale e apprende che il passaggio è ancora in buono stato e non è stato manomesso. Tuttavia guardando al di là del portale vede una strana scena. L’oni Estevan è intento a celebrare un rituale, vi sono 6 verghe lucenti piantate nel terreno attorno al portale con a guardia della quali 6 ciclopi. Sabotaggio ci cova…gli avventurieri saltano al di là pronti a tutto.