Dopo lo spiritoso articolo “Master da evitare a tutti i costi” non ne poteva mancare uno sui giocatori da evitare.
Una premessa: la classifica che troverete in questa pagina è del tutto ironica e soggettiva e vi raccomando di prenderla con filosofia. In alcuni dei comportamenti che citerò sarà inevitabile riconoscersi: in fondo tutti noi siamo da evitare in qualche modo 😀
La lista è in ordine d’importanza, per quanto si possa mettere in ordine qualcosa di completamente soggettivo.
Ogni tipologia sarà valutata con questi parametri, altrettanto soggettivi:
- Frequenza: con quale frequenza si può trovare ad una partita almeno un tipo di quei giocatori da evitare;
- Grado di tossicità: quanto la sua presenza riesce a rovinarvi la partita;
- Valutazione: la valutazione della frequenza e del grado di tossicità sarà espressa mediamente con questi valori da 1 a 5. Con 1-bassa, 2-medio bassa, 3-media, 4-medio alta e 5-alta.
Tuttavia in alcuni casi la valutazione sarà espressa differentemente.
Giocatori da evitare: gli “Outsider”
Ogni lista deve partire dal fondo ed io parto con due tipologie poco tossiche, il giocatore Assente e il giocatore Distratto
Il giocatore Assente

Tra i giocatori da evitare, devo senz’altro includere il giocatore assente. Se la vostra campagna è fatta da partite oneshot come avviene per le partite di Adventurers League la questione è abbastanza trascurabile. Invece se state giocando una campagna Hardcover o una casalinga, l’assenza diventa meno gestibile. Alcune assenze saltuarie sono gestibili, con riassunti, blog on line, etc. Ma se le assenze diventano ricorrenti, il giocatore finirà per dimenticare i motivi per cui ha intrapreso una missione e pure nomi ed eventi importanti. Anche il senso di immedesimazione corre il rischio di svanire.
Frequenza: non quantificabile.
Grado di tossicità: non quantificabile nella singola sessione, ma crescente se diventa un’abitudine.
Il giocatore Distratto

Un giocatore distratto non è tra i soggetti peggiori di questa lista, ma è comunque da evitare poiché la sua mancanza di concentrazione rallenta il gioco. A causa sua il master dovrà riprendere la narrazione, rifargli più volte la stessa domanda o fermarsi a ricapitolare nomi ed avvenimenti che il giocatore distratto non si annota.
Prendesse almeno appunti, purtroppo ciò che non si ascolta non si può scrivere.
Tra le fonti di distrazione moderne e ricorrenti c’è sicuramente l’utilizzo dello smartphone. Ma sono le ragioni della sua distrazione che dovrebbero interessarci di più. Si può distrarre per noia oppure per menefreghismo o per problemi che l’assillano. Qualsiasi sia il motivo, vedete di risolvere la situazione 😉
Frequenza: Bassa.
Grado di tossicità: Medio-bassa.
Giocatori da evitare: quando “la loro costanza non ci appaga”
In questa seconda categoria, includo tutte le tipologie di giocatori ricorrenti e che si deve imparare a gestire. Troviamo così il giocatore Pigro, il Malato di protagonismo, l’Inflessibile giocatore Raw e il Metagiocatore.
Il giocatore Pigro

Per certi aspetti il giocatore pigro assomiglia al giocatore assente e distratto. Ma attenzione questo giocatore da evitare è abbastanza diffuso. Il giocatore pigro non aggiorna la scheda se non quando è strettamente necessario, magari durante l’inizio di un combattimento. Questo giocatore non prende appunti affidandosi alla memoria che non ha. Non studia le regole, basta che le sappia il master, al limite ferma il gioco per consultare il manuale. Non cambia la scheda quando diventa illeggibile a causa delle cancellature o da sconosciute macchie oleose.
Attenzione alcuni giocatori “fanno i pigri” per dimostrare agli altri quanto sono impegnati o incasinati. A prescindere, se giocare assieme diventa un disturbo, forse è meglio farsi da parte piuttosto che rovinare l’esperienza agli altri 😛
Frequenza: Medio-bassa.
Grado di tossicità: Media.
Il Malato di protagonismo

Il malato di protagonismo è un giocatore che tende a monopolizzare il gioco. La maggior parte delle volte è un giocatore dotato di dialettica, verve e pure simpatico. In altri casi può essere uno stratega, un ex master, un “comandante nato” oppure una persona dotata di molta iniziativa. Il malato di protagonismo, in taluni casi, forza situazioni estreme confidando che il suo presunto talento gli permetta di riuscire sempre indenne.
Purtroppo questo giocatore non si rende conto che il suo modo di fare oscura e castra lo spirito d’iniziativa degli altri giocatori. E’ importante che il master lo limiti (senza esagerare) e dia spazio a tutti in egual misura. Attenzione a non confondere un giocatore bravo con uno troppo protagonista. In ogni caso un giocatore “bravo” saprà limitarsi e dare spazio agli altri.
Frequenza: Bassa.
Grado di tossicità: Media.
L’ Inflessibile giocatore RAW

Con l’acronimo RAW, dall’inglese Rules as Written, si intende un’interpretazione letterale delle regole. Quando si chiedono spiegazioni, gli autori come Geremy Crawford, tendono a dare un’interpretazione RAW. Naturalmente avere al tavolo di gioco dei giocatori esperti è un bene poiché nessuno può essere esperto di tutto. Tuttavia capitano delle situazioni che il master preferisce gestire a braccio o narrativamente al fine di velocizzare l’incontro o esasperare una situazione.
L’inflessibile Giocatore Raw saprà recitare a menadito ogni regola del manuale al fine di sottolineare che il master si sta prendendo una licenza dalle regole. Perché narrare quando c’è il check apposito? Perché far scorrere l’avventura verso dinamiche più interessanti, quando si può impantanarla con inutili check?
Tanto più la situazione è grigia, lui troverà sempre un modo “RAW” per risolverla senza la semplificazione del master. Se si limitasse a questi avvenimenti tutto sommato sarebbe sopportabile. Il suo comportamento diventa insopportabile quando inizia a citare il regolamento per ogni azione. Immaginate di giocare ad un videogioco con uno spettatore a fianco che vi mette la partita in pausa per spiegarvi meccaniche regole, curiosità, aneddoti, ecc. Pessimo!!!
Frequenza: Medio-bassa.
Grado di tossicità: Medio.
Il Metagiocatore

Con fare metagioco o fare metagaming si intende far compiere delle scelte al proprio personaggio non in base alla sua esperienza e Background, ma in base alle conoscenze del giocatore. Il caso più evidente è quando un giocatore conosce a menadito le statistiche dei mostri ed utilizza queste conoscenze per affrontarli efficacemente.
Non pago di questo comportamento, il giocatore potrebbe sbandierare impunemente le sue conoscenze agli altri giocatori, rovinando l’effetto sorpresa preparato dal master.
Se ricercate un tipo di gioco di ruolo immersivo, il metagaming è assolutamente da bandire. Scoprire una vulnerabilità di un vampiro è un evento entusiasmante, invece riceverlo come spoiler ha tutto un altro sapore.
Quanto è possibile distinguere le conoscenze del giocatore dalle conoscenze del PG?
A questa domanda non è facile rispondere in quanto un condizionamento vi sarà sempre. Tuttavia un Giocatore di ruolo dovrebbe impegnarsi a limitare il più possibile questi comportamenti.
Un altro esempio di metagaming è mettersi nei panni del master per immaginare cosa potrebbe nascondersi dietro ad una porta. Oppure conoscendo i suoi gusti in fatto di Sci-fii quali potrebbero essere le conseguenze di una missione. Questo comportamento finisce per limitare l’immedesimazione nel gioco e l’esperienza ludica.
Frequenza: Media.
Grado di tossicità: Media.
Giocatori da evitare: i “chi non muore si rivede”
I cinque che seguiranno, sono i giocatori con cui si prova bene o male a trovare delle soluzioni, ma che finiranno sempre per rovinarvi la vita. Ho incluso il giocatore Maleducato, l’Inflessibile navigato, il Cazzaro, il Baro e il… Power Player!!!
Il giocatore maleducato

Su questo argomento saremo tutti d’accordo. Sia che stiate giocando ad un gioco in scatola che ad un GdR, il giocatore maleducato finisce per rovinare il gioco ai compagni di gioco e al master. Siccome la maleducazione è soggettiva, non è possibile fare degli esempi.
I gruppi di amici che vi incappano, tendono ad isolarlo e a sbarazzarsene per avere un’esperienza di gioco piacevole. Invece è molto più probabile incontrarlo quando si partecipa a qualche evento o fiera.
Però devo spezzare una lancia a favore dell’ambiente ludico: chi gioca sa socializzare con gli altri. Nonostante la presenza di qualche soggetto, l’ambiente dei GdR è perlopiù formato da persone che sanno stare al tavolo con le altre.
Frequenza: Bassa.
Grado di tossicità: Medio-alta.
Il Cazzaro

Fortunatamente se ne incontrano pochi, ma i giocatori cazzari sono pericolosissimi. Proviamo a definire chi sono. Sono giocatori per lo più giovani, con poca voglia di impegnarsi a cui piace giocare per il gusto di compiere cazzate. I cazzari mentre cercate di svignarvela silenziosamente fanno rumore. Se siete sotto copertura, spifferano tutto agli avversari. Se siete al cospetto del lord per ricevere una importante onorificenza, lo insultano. Questi pericolosi individui, esattamente come i troll delle chat, hanno la costanza di infestare gruppi di gioco o circoli per rovinare l’esperienza di gioco agli altri. Se il master non interviene prontamente, a causa loro i gruppi si sfaldano per ritiro degli altri partecipanti. Usare le buona maniere serve solo a prolungare l’agonia. Iniziate ad eliminare il loro PG ad ogni avventura: prima o poi se ne andranno dandovi la colpa, ma in cambio avrete sanificato l’ambiente 😛
Frequenza: Bassa
Grado di tossicità: Medio-alta
L’Inflessibile navigato (la Suocera del GdR)

L’inflessibile navigato può essere un’evoluzione dell’Inflessibile Giocatore Raw. Poteva essere colui che rompeva le scatole da giocatore ed ha continuato a farlo dopo l’esperienza maturata come master. Siccome lui ha già vissuto quella situazione, ma soprattutto l’ha gestita al meglio, riuscirà a fartelo notare. Poco importa se l’incontro che hai pianificato funziona bene lo stesso, lui non sarà contento, poiché il suo adattamento avrebbe funzionato meglio del tuo 😀 L’inflessibile navigato non riesce a giocare per divertirsi, ma deve giudicare se sei bravo o meno bravo a seconda di come gestisci le situazioni. Si potrebbe definirlo la “suocera” del GdR 😉
Un’ altra tipologia di inflessibile navigato, è il giocatore con molti anni di gioco alle spalle, che sbuffa e critica bloccando il gioco o appesantendo il clima di gioco.
Non manifesta direttamente cosa pensa, però appesantisce il clima criticando il master in sua assenza, spiegando la situazione sia dal punto di vista RAW che dall’alto della sua esperienza. Chiarisco, nessuno è perfetto nemmeno il master. E’ legittimo chiedere di meglio, ma c’è modo e modo di manifestarlo.
Frequenza: Medio-bassa.
Grado di tossicità: Medio-alta.
Il baro

Il baro è tra i giocatori da evitare in quanto non può essere definito un giocatore.
La sua presenza è un’insulto allo spirito del gioco e del divertimento che caratterizza i GdR. Come ogni baro è un trasformista e nasconde molto bene la sua natura.
Sfrutta la buona fede degli altri e del master per ottenere piccoli vantaggi sulla scheda (quando il master non la controlla) o sui tiri dei dadi.
Il problema della sua esistenza è che il baro è rimasto col cervello alla scuola dell’infanzia e non è riuscito a crescere. Questo caso umano dovrebbe essere raccomandato ai servizi sociali.
Frequenza: Medio-bassa.
Grado di tossicità: Medio-alta.
Il giocatore Power player

Tra i giocatori da evitare c’è senz’altro il Power Player. Su chi siano questi individui si sono scritti fiumi di parole. Sono giocatori che accantonano l’approccio ruolistico in favore di quello meccanico-ludico. Sono nati con il GdR ma sono esplosi con i primi giochi on line testuali. A loro non importa se il personaggio sia incoerente per punteggi o scelte di classe. Ai PP importa solo di diventare potente, accumulare tesori magici e quanti danni il loro PG fa a round. Se ne incontrano parecchi mascherati da “ottimizzatori”, ma la sostanza resta.
La loro presenza in gruppo spesso comporta un aumento della mortalità del gruppo. Infatti i master inesperti saranno portati al alzare la difficoltà degli incontri per fare fronte alle loro “ottimizzazioni”. Oppure avendo puntato tutto sulla forza in battaglia, punteranno ad uscire dalle situazioni sempre e solo con la forza. Infine se la partita non prevede una battaglia, si annoieranno e lo renderanno manifesto. Una soluzione? basta impostare le avventure molto più sul lato Role Play e si allontaneranno dal gruppo “per noia” 😀
Frequenza: Media.
Grado di tossicità: Medio-alta.
I Giocatori da evitare: quando “l’erba cattiva non muore mai”
Infine ecco il podio per veri professionisti della tossicità 😀 Partiamo dai “io vivo per il GdR“, passiamo a quelli che “non hanno tempo da perdere“, mentre sul podio finisce chi ha fatto del gioco un dovere da assolvere.
Un consiglio, se non lo capiscono con le buone, fateglielo capire con le cattive.
Quello che “io vivo per il GdR”

Quando ci si ritrova tra appassionati è inevitabile parlare a lungo della propria passione. Alle orecchie delle altre persone, gli appassionati di GdR devono sembrare una sorta di alieni catapultati all’interno di questo mondo. Nonostante lo sdoganamento del Gioco di ruolo dovuto alle star e agli show di matrice statunitense, siamo consapevoli di essere una nicchia “fortunata” ed abbiamo le spalle grosse 🙂 Il problema nasce quando il GdR diventa lo scopo della vita o l’unica vita che conducono alcuni “Geek“.
Non mi riferisco a chi apre un’attività o fa della sua passione un mestiere. Non mi riferisco nemmeno a chi ha “problemi” e trova nel GdR un modo per socializzare e incontrare gli altri. Parlo proprio di chi “vive per il GdR” come una missione di vita.
Costui è solitamente un personaggio abbastanza tossico, che cerca vittime con cui attaccare discorso e non le molla più. Non solo, la sua missione di vita fa di lui un esperto di regolamenti e interpretazioni e potrebbe parlare per ore dell’eccezione alla regola e del tweet di Geremy Crawford che contraddice Mike Mearls. Qualsiasi discorso e approfondimento che si risolverebbe con un profondo confronto di 15 minuti, lui lo espone in 30-40 minuti. Ogni tentativo di fuga sarà accompagnato da un estenuante inseguimento. Se invece l’avete al tavolo di gioco, riuscirà a disintegrarvi i neuroni per tutta la durata della partita ed anche dopo.
Attenzione, quando due individui così si incontrano, possono passare ore a discutere se i fantasmi fanno sesso o se i vampiri hanno un apparato digerente funzionante.
Frequenza: Bassa.
Grado di tossicità: Alto.
I Consumati esigenti che non hanno tempo da perdere

Tra i giocatori da evitare vi sono i Consumati esigenti 😀 Questi solitamente sono giocatori con esperienza che nella vita hanno giocato a molte avventure. Siccome il tempo passa per tutti e diventa sempre meno, non hanno tempo da perdere. Si presentano come giocatori consumati, con esperienza, che amano il gioco di ruolo ma che sono senza gruppo da tempo (cattivo segnale…). Prendono il gioco seriamente (troppo) e dopo una iniziale buona impressione, cominciano a dettare la loro Agenda.
Sminuiscono alcune trame o incontri facendo metagioco, se la tirano perché hanno esperienza o perché D&D è “troppo action”, contestano i caratteri o le scelte dei PNG perché secondo loro avrebbero dovuto comportarsi in modo differente. Il master inizialmente proverà a giustificare ogni scelta ed ogni sviluppo di trama ed invece di divertirsi si sentirà sempre sotto esame.
Sono giocatori che ci tengono a far sapere che non sono come gli altri giocatori, perché ne hanno viste tante 😀
Il logorio continuo a cui sarà sottoposto il master porterà ad un mutamento progressivo del clima della avventure e dei rapporti tra giocatori.
Frequenza: Bassa.
Grado di tossicità: Alto, crescente.
Il Giocatore che gioca per dovere e non per piacere

Questo soggetto non è un essere mitologico, ma può essere una variante del “Vivo per i GdR”. Si incontra nelle associazioni o nei circoli di Giocatori di ruolo. Nel tempo libero gioca e quando non gioca, pensa a giocare. Non è detto che sia un Geek del regolamento, ma è un appassionato che ha fatto del gioco la sua mission di vita.
Essendo la sua una missione, è incapace di comprendere che nella vita vi sia anche altro e che il gioco è un’attività di svago, di socializzazione, di confronto e di crescita. Per lui il gioco è dovere, impegno, fatica, martirio 🙁
Haimè potrebbe anche impegnarsi nel direttivo delle associazioni (di posto ce n’è sempre) per portare la sua visione maniacale.
Naturalmente giocherà anche con voi, anche se giocate a rimpiattino, perché è suo dovere farlo. Come Il giocatore esigente, valuterà e giudicherà le vostre performance di giocatore o di master, i vostri gusti in fatto di giochi e qualsiasi altra cosa non gli vada a genio. Ma soprattutto non si confronterà con voi, ma ne parlerà ironicamente ad altri associati o in direttivo. Ben presto renderà tossica l’aria che respira e le relazioni che lo circondano, creando il vuoto nell’associazione. Non trovando più nessuno che gli da corda, cambierà luogo, associazione, gruppo e continuerà a seguire la sua mission.
Consiglio: sbarazzatevene senza pietà!
Frequenza: bassa grazie a dio.
Grado di tossicità: Altissimo ed inarrivabile.
Benissimo, se siete arrivati fino a qui spero abbiate trovato questa classifica differente dalle solite e con spunti interessanti.
C’è qualcosa di peggiore dei comportamenti elencati?
Sì, lo potete trovare nella combinazione di più aspetti, per esempio Maleducato + Power Player + Consumato esigente. Haimé esistono…
E voi quale tipologia di giocatore da evitare avete conosciuto???
Consigli per gli acquisti

Ho preparato 3 pagine con tutti i moduli ufficiali usciti per D&D 5° edizione, buona consultazione.