Conflitti tra giocatori di ruolo, come sopravvivere serenamente

Amici avventurieri, oggi vi parlerò di conflitti tra giocatori, fenomeno fortunatamente poco frequente, ma dalle conseguenze disastrose.
Anch’io sono incappato in una di queste situazioni, 20 anni fa, e cercherò di affrontare l’argomento in modo semiserio.
Serio perché i conflitti tra giocatori rovinano l’esperienza di gioco, ma anche “semi” perché l’ironia ci aiuta ad affrontare l’argomento con leggerezza 😛

Cosa sono i conflitti tra giocatori?

I componenti di un gruppo di giocatori di ruolo possono avere varie anime, caratteristiche, indoli e preferenze.
Vi sono giocatori che cercano l’esperienza di ruolo immersiva, chi cerca la serata di svago poco impegnativa, chi partecipa per far felice il proprio fidanzato 😀
Ciò non centra nulla con i conflitti, il mondo è bello perché vario e un gruppo di amici eterogenei è consigliato per delle avventure frizzanti.

Tempo fa scrissi un articolo ironico sui giocatori di D&D dal titolo:

E pure uno sui Master 🙂

Oggi invece tratterò dei conflitti tra giocatori che nascono dal gioco come conflitti tra personaggi e precipitano disastrosamente al tavolo.
Ignoro se siano stati fatti studi specifici sull’argomento ma sicuramente ne esistono di più generali sull’incapacità di gestire le differenze tra vita reale e vita “immaginaria”.


Un caso personale

conflitti tra giocatori

Per evitare di fare il predicozzo o passare per il presuntuoso che sa gestire sempre ed in modo maturo ogni situazione, metto subito sul piatto la mia esperienza e le mie colpe.
Anch’io 20 anni fa sono stato protagonista di un litigio di questo genere.

Lo racconterò brevemente poiché lo scopo non è riaprire vecchie ferite, ma solo narrare quanto sia facile “esagerare”.

Il tutto nacque a causa di una spada magica senziente e malvagia, che neanche fare a posta finì in possesso del giocatore (e personaggio) più spericolato e Power Player del gruppo (forse a quel tempo nel mio gruppo, lo eravamo tutti).

Il mio master creò una serie di situazioni divertentissime, in cui il personaggio del mio amico finì per divenire condizionato dalla spada fino a commettere azioni, a volte all’insaputa e volte contro il gruppo, tanto da arrecare danno ai personaggi.

Voglio sottolineare che nulla faceva pensare alla tempesta che sarebbe arrivata.

Non so spiegarvi quale fu il momento preciso o l’azione compiuta, ma ricordo la sensazione di tensione che si venì a creare al tavolo da gioco e le innumerevole email che ci scambiammo tra amici su quelle giocate e argomenti. Quello che poteva essere una situazione di ruolo complessa ma divertente, finì per diventare tesa e tormentata.

Riuscimmo ad accapigliarci su tutto ad esempio “il tuo personaggio non poteva sapere e non devi mescolare le conoscenze del giocatore con quelle del PG”, “io sto giocando di ruolo e il mio pg fa ciò che fa in coscienza”, “è colpa del master che ha creato una storia tesa”, “giocare con dei compagni che giocano contro non mi diverte” e così via.

La situazione degenerò, si ebbero più discussioni e chiarimenti, ma il clima si guastò ed uno dei giocatori implicati abbandonò il gruppo.
Chi aveva torto o ragione? forse tutti in entrambi i casi.


Un conflitto tra giocatori che sono riuscito a bloccare sul nascere

Venendo a contatto con tanti giocatori e facendo esperienza su più gruppi ho gestito vari conflitti, alcuni dei quali mi hanno visto coinvolto come master. Di tutti questi non porterò esempio altrimenti diventa un confessionale. Invece voglio citarvi il seguente che credo di essere riuscito a gestire.

Anni fa, prima della 4° edizione di Dungeons & Dragons, divenni master di due lunghe campagne con Star Wars d20 (molto simile alla 3° edizione di D&D).
Uno dei miei giocatori interpretò in modo magistrale un politico colluso ed imbroglione tanto che il nome di quel personaggio ancora oggi me lo ricordo (Ander Bersk).

Il personaggio era incontrollabile (sfuggi di mano al suo giocatore che ne era ebbro) tanto che finì per compiere molte azioni, non tanto contro il gruppo, ma alle spalle del gruppo. Furono gettare le basi del sospetto, venne a mancare la fiducia e si crearono delle distanze incolmabili.

Il giocatore di Ander Bersk ed un altro Giocatore, pur mantenendo una facciata di apparente normalità, iniziarono a percorrere la strada che avrebbe portato il personaggio di uno eliminare l’altro o viceversa.
Le ultime partite si erano monopolizzate attorno a questo conflitto e non c’era più spazio per nessun’altra trama, con insoddisfazione anche degli altri giocatori che si erano stancati della situazione.

In quel caso intervenii ed obbligai i due giocatori a cambiare ambedue il personaggio. I loro PG, divennero PNG controllati dal master, se la giurarono e nessuno seppe mai chi la vinse (ne i PG ne i giocatori).

Non so se questa conclusione fosse la migliore possibile o possa essere considerata una ricetta, con quei PG e quel gruppo di giocatori funzionò e gli animi si quietarono e tornammo a divertirci.


Perché nascono i conflitti tra giocatori di ruolo?

Vi avevo promesso un articolo leggero ed ironico, di seguito terrò questo tono anche se cadrò inevitabilmente in alcuni luoghi comuni 😛
I consigli dispensati sono per DM.

Attenzione all’allineamento “Malvagio Stupido”

conflitti tra giocatori: il pg malvagio stupido

L’allineamento Malvagio può essere scelto per varie motivazioni, ma la sua combinazione con un comportamento Stupido, è catastrofico.
Il giocatore di un PG Malvagio Stupido, finisce per:

  • mettere nei guai i componenti del gruppo;
  • giocare contro alcuni membri del gruppo (solitamente gli orientati al bene);
  • attaccare i membri del proprio gruppo.

Quando gli altri PG reagiranno, si verificherà un corto circuito mentale che porterà il giocatore del Malvagio Stupido a ritenere di non aver sbagliato.

Fortunatamente i PG “Malvagi Stupidi” lo sono sempre fin dalle prime giocate e terminano le loro esistenze abbastanza precocemente.
Purtroppo i giocatori dei PG Malvagi Stupidi non sempre si rendono conto di giocarne uno 😀

Soluzione per DM buoni: vietate l’allineamento Malvagio.
Soluzione per DM cattivi: alla prima occasione eliminate il personaggio. Tanto il suo giocatore non ne capirà il motivo.

Il PG ladro Cleptomane

rubare agli alleati

Chissà perché alcuni giocatori quando interpretano un ladro, lo giocano solo come un autentico cleptomane. Vengono presi dalla mania di “Tasslehoff Burrfoot” (vedi Dragonlance), ma senza la sua simpatia e buona stella.

Rubano al patrono del gruppo, a chi salvano da un agguato, a chi devono proteggere, alla guardia che li perquisisce e ai compagni d’avventura.

Il clima al tavolo precipita quando il ladro ruba al personaggio suscettibile del gruppo. Anzi i personaggi in questo caso non centrano.
Quando il PG ladro ruba dalle tasche del PG di un giocatore suscettibile iniziano le prime discussioni, le prime contromisure e si finisce nel peggior modo.

Giocare un cleptomane può essere divertente, ma assicuratevi che i vostri compagni lo capiscano 😀

Soluzione per DM buoni: spiegate al giocatore che ladro non significa cleptomane, ma soprattutto che il furto ai propri compagni non sarà tollerato, per evitare che la situazione sfugga dal controllo..
Soluzione per DM cattivi: alla prima occasione eliminate il personaggio.

Critiche e malelingue

conflitti tra giocatori: parlare male del master

Ogni tanto capita che al gruppo si aggreghi qualche giocatore dotato di un grande ego. Il suo ego è talmente elevato da fargli credere di essere migliore di tutti e di poter criticare ogni aspetto della partita che non sia da lui gestito.

La sua azione prevede l’affiancamento di un altro giocatore con cui condividere le critiche e trovare conferma e compiacimento delle sue osservazioni. Le critiche possono essere rivolte contro un altro giocatore o contro il master. Non colpiranno mai più di una persona per volta, poiché non desidera essere messo in minoranza. Colpirà forte e duro sempre la stessa, che diverrà bersaglio e sfogo delle sue frustrazioni.

Questo giocatore è la classica mela marcia, che finisce per infettare tutto il cesto. Critiche non costruttive, sarcasmo, ironia gratuita, spesso fatta alle spalle delle persone, non sono la base di nessun rapporto duraturo, ne segno di maturità. State lontano da chi è avvezzo a questo comportamento poiché non porterà a nulla di buono.

Soluzione per DM buoni: dovete avere un chiarimento netto e schietto col giocatore. Nel caso non capisca, fategli sapere che con lui non vi divertite e che non desiderate proseguire il rapporto di gioco (non sarà più il benvenuto).
Si arrabbierà con voi, diverrete il nuovo bersaglio delle sue critiche, se già non lo eravate, ma almeno ricomincerete a giocare sereni.
Soluzione per DM cattivi: eliminategli il personaggio quanto prima, il giocatore se ne andrà infuriato per l’affronto, il suo ego non gli permette di morire. Risparmierete di dargli spiegazioni che non è in grado di capire.

Attaccare un alleato

basta conflitti tra giocatori

Il mondo della fantasia si sa non è il mondo reale (vero?!?) e per tale motivo alcuni PG arrivano facilmente alle mani (o armi).
Sembra quasi che saltino alcuni freni inibitori, esattamente come accade nei social. Alcuni giocatori si sentono liberi di far estrarre le armi per ogni sciocchezza ai loro Personaggi.

Purtroppo questa cattiva abitudine, che sia o meno in linea con il PG interpretato, risulta estremamente sgradevole a chi la subisce.
Finché la subisce un PNG interpretato dal master, quest’ultimo può chiudere un occhio, ma la tensione che si crea tra giocatori è profondamente differente.

Soluzione per DM buoni: intervenire prontamente fuori dal gioco per sedare l’innesco di qualsiasi situazione sgradevole tra giocatori.
Soluzione per DM cattivi: il PG godrà di una brutta fama, e rischierà arresto ed esecuzione.

Nel regolamento sta scritto

non interrompere il master meme

Questo paragrafo è dedicato soprattutto ai DM 🙂

Tra i vostri giocatori ve ne sarà sicuramente uno, o più di uno, particolarmente esperto di regolamento. Dato che non si ha mai finito di imparare, è bene tenere sempre un atteggiamento umile e concedere il beneficio del dubbio a tutti.

Tuttavia vi capiterà ogni tanto di incappare in “soggetti” particolarmente pesanti e prolissi capaci di bloccare il gioco e spezzare il ritmo perché le cose si dovrebbero giocare in modo differente.

Don’t panic! Concedetegli il beneficio del dubbio. A fine sessione affronterete la questione. Oppure per esigenze narrative, spiegategli di non interrompere ora e promettetegli di tornare sul pezzo alla fine della partita.

Tuttavia, dato che pure i DM sono umani, anche loro potrebbero spazientirsi di fronte a situazioni portate al limite. In tal caso il conflitto avviene tra master e giocatore, uno scenario a dir poco apocalittico.

Soluzione per DM buoni: confrontatevi sull’argomento con altri master ed altri giocatori per capire chi ha ragione e sfruttare l’occasione per migliorarvi. In ogni caso fategli capire che alcune scelte sono state fatte per velocizzare il gioco ed esigenze narrative: potrebbe provare ad apprezzarle pure lui.
Soluzione per DM cattivi: se il giocatore è particolarmente pesante, ad ogni combattimento, spedite il suo PG in un semipiano alternativo a fare nulla 😛

Un DM che fa preferenze

compiacere al master

In ogni gruppo di amici c’è quello con cui sei più affine. Lo stesso vale al tavolo da gioco. E’ normale che alcuni giocatori tra loro vadano più d’accordo che con altri e ciò si ripercuote anche sul comportamento dei loro PG.

Tuttavia colui che dovrebbe non fare preferenze in assoluto dovrebbe essere il DM.

Il party è un gruppo di protagonisti. Se un DM manifesta apertamente delle preferenze (avete presente le dinamiche da ragazza del master?) si possono verificare invidie e gelosie (non in quel senso 😛 ).

Se va bene vi sarà disaffezione alla partecipazione, se va male potrebbe sfociare in un aperto conflitto tra giocatori.

Soluzione per DM buoni: sforzatevi a non fare preferenze tra giocatori e di rendere tutti protagonisti.
Soluzione per DM cattivi: circondatevi solo di ragazze del master 😀


Conflitti tra giocatori

Ed eccomi qui a tirare le somme.
Rileggendo questo articolo si potrebbe trarre l’errata conclusione che il GdR sia un’esperienza negativa o abbia dei lati altamente sgradevoli.
Assolutamente no.
Se dal lontano 93 sono ancora qui a giocare con amici vecchi e nuovi, partecipo a fiere ed acquisto manuali, è perché il GdR è dannatamente divertente e fare il dungeon master è bellissimo!

Le esperienze negative possono capitare in qualunque ambito, ma ciò non ci impedisce lo stesso di seguire le nostre passioni.

Scrivete nei commenti cosa ne pensate e se vi sono capitati spiacevoli episodi (senza entrare troppo nei particolari che potrebbero risultare antipatici per chi ne è a conoscenza).

Buon gioco a tutti 🙂